Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

La replica di Ferraù a Catanista: "No a pressioni mediatiche. Sul contratto..."

La Sigi risponde alle parole rilasciate da Tacopina nella giornata di oggi e lo fa per mezzo delle parole del presidente, nonchè avvocato Giovanni Ferraù. Queste le parole raccolte: "La trattativa è in corso e durante la trattativa non è carino tirati fuori i dettagli dei contratti. Intenzione di Sigi è di cedere il Calcio Catania a un investitore che sicuramente ha potenzialità importanti. Il 29 dicembre abbiamo raggiunto un accordo di massima su tutti i punti del contratto, motivo per cui congiuntamente abbiamo deciso che la firma doveva essere posta il 9 gennaio. Il 7 gennaio, prime ore della mattina, ci è giunta una bozza nuova del contratto da parte di Tacopina. L'8 gennaio in un incontro di 8 ore circa con l'avvocato Arena abbiamo convenuto tutta una serie di clausole che dovevano essere rivedute perchè non corrispondenti all'accordo originario, ci hanno dato piena disponibilità a rivedere queste clausole. Ieri sera alle 19.30 è giunta nuovamente una nuova riformulazione del preliminare. Non entro nel dettaglio e sto dicendo che Sigi ha tutto l'interesse a chiudere la trattativa, ma è doveroso dare i tempi. Le date le abbiamo sempre date perchè erano concordate, le abbiamo concordate con l'investitore. Noi ancora oggi siamo convinti che questa settimana possiamo firmare il contratto con Tacopina, ma il contratto è composto da due parti, non c'è una parte debole e una forte. Noi siamo vecchia maniera in Italia, ancora teniamo alla riservatezza delle trattative. Non c'è motivo per utilizzare i comunicati per spingere o non spingere il raggiungimento di un determinato obiettivo. Io personalmente ho sentito fino a qualche ora fa con l'avvocato Augello, l'avvocato Arena e il dottor Scibilia, diciamo che non ci aspettavamo l'uscita di Joe, che evidentemente è focoso ed è nel suo carattere. Però Sigi sta tutelando il Calcio Catania in tutti i modi e cedere, e utilizzo la parole cedere, il Calcio Catania a nuovi investitori". "Non è un problema di così non mi sta bene. La Sigi ha un interesse che è quello della dignità e che i contraenti devono stipulare un contratto che sia nell'interesse comune, qualcuno può rinunciare a qualcosa, qualcun altro a qualche altra cosa. Sappiamo le difficoltà del Calcio Catania e come Sigi ha preso il Catania e lo ha salvato dal fallimento certo, qualcuno lo ha dimenticato. La dignità va tutelata, siamo catanesie non vogliamo essere trattati da persone di serie B. Sono ancora convinto che questa sia un'uscita di Joe data dal suo comportamento molto focoso e che vuole mostrare i muscoli. Se le interlocuzioni di oggi con l'avvocato Arena e il dottor Scibilia e gli accorgimenti che verranno adottati da domani già, sono convinto che ancora la possibilità di chiudere sono esistenti. La risposta definitiva  non è di Sigi, è quella che si sa da sempre, ovvero a quanto ammonta questo debito. Il 29 dicembre alle 20 e qualcosa arriva una Pec di un creditore con un ulteriore debito da 119 mila euro. Questa non è responsabilità di Sigi se un debito del 2016 viene fuori il 29 dicembre. Qualunque debito dovesse venir fuori, abbiamo chiaramente detto all'investitore, sarebbe a carico di Sigi, pur non avendone responsabilità alcuna" Si tratta di cedere una società in un atto di compravendita, altrimenti parleremmo di donazione, invece è una cessione. Ed è una dignità. Penso che tutti i catanesi che si definiscano tali hanno una dignità tale e abbiamo una dignità tale che non possiamo acconsentire a uno sbracamento totale. Non è un problema di interessi economici di Sigi, ma di dignità e rispetto delle parti. Ancora sono molto fiducioso, dopo anche il contatto di oggi pomeriggio, con le interlocuzioni di oggi pomeriggio con l'avocato Arena e il dottore Scibilia, mi portano a dire che potremmo ancora stipulare  l'atto questo giorno 16 gennaio. Non vogliamo pressione, la verità va data dal punto di vista dei tempi, ieri pomeriggio alle 19 e qualcosa abbiamo ricevuto l'ultima stesura del preliminare da parte dei legali di Tacopina. Noi avevamo il piacere di leggerlo con i soci di Sigi, domani abbiamo una riunione perchè essendo arrivato ieri sera, tutti i soci devono sapere che la cessione avverrà in questi termini. Noi dalla riunione dell'8 gennaio eravamo usciti in perfetta armonia e sintonia dicendo che avevamo raggiunto un accordo su tutti i punti. Purtroppo non voglio entrare nelle trattative specifiche, ma abbiamo ricevuto il contratto ieri sera e non era pienamente corrispondente a quelli che erano gli accordi. Ci hanno chiesto entro stamattina una decisione se dire si o no. Gli italiani non sono abituati a subire pressioni mediatiche in modo da dover necessariamente chiudere. Siamo convinti che dall'altra parte ci sono professionisti molto bravi e che comprendono che alcune clausole sono di dignità e ho avuto conferma che ci sono clausole apposte da loro nella stesura di ieri che vanno eliminate. E se questo succederà, e ne sono sicuro perchè da parte loro c'è stata massima disponibilità. Noi stiamo lavorando ancora oggi e lavoreremo anche domani per chiudere l'affare e cedere il Calcio Catania. Non dico più date. E' una trattativa lunga che però non deve logorare le parti. Vogliamo chiudere quanto prima con Tacopina e speriamo di poter rimanere saldi su sabato. Nella stesura immaginaria il closing dovrebbe arrivare intorno al 19 febbraio. La scadenza del 31 gennaio farà tutto Sigi. Ma non è questo il problema del contendere"