Fragile Catania, fragile attacco: i rossazzurri non rimontano mai lo svantaggio
C’è un dato, più di altri, che deve far riflettere sulle reali possibilità che ha - o meglio, che avrebbe avuto - il Catania di poter lottare per vincere il campionato: i rossazzurri, qualsiasi sia la condizione del campo, qualsiasi sia l’avversario, non riescono mai a rimontare uno svantaggio iniziale.
È successo cinque volte in questa stagione, esattamente lo stesso numero di volte in cui Biagianti e compagni sono tornati a casa con 0 punti, e di queste soltanto due volte si è andati a segno, a Potenza e a Siracusa. Questione di incapacità? Questione di testa? Forse l’una e l’altra, ma il dato c’è ed è preoccupante. Manca l’apporto degli attaccanti, il cui rendimento negativo degli ultimi mesi era stato forse mascherato dalla parentesi Casertana: Marotta non realizza gol “vittoria” ormai da troppo tempo, Curiale ha all’attivo più errori da matita blu che marcature, Sarno non lo si è praticamente mai visto e Di Piazza, arrivato nemmeno un mese fa, non sembra trasmettere troppe garanzie dal punto di vista realizzativo.
Un contesto particolare, acutizzato non soltanto dalle sconfitte ma anche dai pareggi, perchè delle quattro “X” registrare dai rossazzurri fin ora, mai una volta è stata la formazione di Sottil a rimontare l’avversario, venendo anzi raggiunta a tempo quasi scaduto, ad esempio, a Caserta. Possibile, per una squadra con un limite così evidente, lottare per il vertice di un qualsiasi campionato? La risposta sembra scontata: no. E i 10 punti di distacco dalla capolista, la Juve Stabia, non fanno altro che confermarne la validità.