Ai microfoni di Catanista è intervenuto l'ex tecnico del Catania
Pino Rigoli. Ecco le sue impressioni sul campionato degli eteni e sulla sua esperienza in rossazzurro:
"il Rende è una squadra molto dinamica che mette in difficoltà qualunque squadra per questo non penso che sia un problema particolare del Catania.
La sosta è di fondamentale importanza, si hanno quindici giorni per migliorare ciò che non ha funzionato, anche se poi quando si riparte non è detto che tutto vada nel verso giusto.
Avere sin da subito i giocatori nuovi dal mercato è importantissimo per farli entrare in sintonia con i compagni e capire i dettami tattici dell'allenatore"
"La
Juve Stabia ha fatto intelligentemente una programmazione che dura da tre anni, e anche
nei momenti di difficoltà sono andati avanti dando fiducia allo staff e hanno inserito anno dopo anno giocatori importanti. Un po' come ha fatto il Lecce. lo scorso anno. Adesso la Juve Stabia raccogliei frutti"
"
Sarno è certamente un lusso per la categoria.
Lui e Di Piazza sono due attaccanti fantastici e non è facile averli contemporaneamente. Bisogna fare i complimenti alla società per il mercato che sta facendo, anche se poi è sulla carta e il vero responso lo darà il campo.
Nel tridente serviva a destra un giocatore che entrasse dentro il campo con il piede invertito quindi penso che Sarno sia il giocatore giusto che può far fare il salto"
"
Non ho rimpianti per la mia avventura a Catania. Forse solamente avrei voluto concludere la stagione e giocarmela ai play off. Venivamo da due vittorie e il Direttore ha voluto dare una scossa all'ambiente e alla squadra dopo la sconfitta di Agrigento con un rigore sbagliato. Ci può stare, però mi sarebbe piaciuto giocarmela fino alla fine;
eravamo nell'anno zero con una serie di problematiche e si pensava a gestire la squadra sia dal punto di vista tecnico che sotto altri aspetti che adesso hanno permesso di avere determinati giocatori a Catania"
"Le problematiche negli ultimi anni? Penso che in questa categoria si pensi che il Catania debba per forza vincere, ma non è detto che ciò accada solo perchè ti chiami Catania.
Lo scorso anno è stato un campionato straordinario, tanti punti punti a prescindere dal bel gioco, e penso che non si possa ripartire ogni anno con tanti giocatori nuovi. Bisogna avere quella pazienza per cercare di costruire tutti insieme e non distruggere tutto alla prima difficoltà. Se oggi un giocatore vale, varrà anche domani. La Serie C è pazzesca, magari in B il Catania avrebbe potuto vincere il campionato, ma in C fai più fatica perchè è un campionato fatto di corsa, con tanti campi impossibili e tutto si complica"