Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Raffaele Vs Paci: attenzione sulle linee di passaggio e in impostazione

Il Catania torna al Massimino dopo lo sciagurato derby di mercoledì scorso, con la volontà di voltare pagina nella sfida che vedrà di fronte i rossazzurri ed il Teramo di mister Paci. Una sfida fra due squadre che vivono un momento altalenante della proprio stagione, perchè se da una parte i padroni di casa sono alle prese con i postumi della sfida col Palermo (la vittoria di Bisceglie non ha sanato le ferite) e con i diversi infortunati, dall'altra il Teramo è reduce da 3 risultati utili consecutivi, ma anche da 2 sole vittorie nelle ultime 17 partite, con appena 11 punti conquistati nel girone di ritorno. Quando si affrontano due compagini alle prese con tante incognite, ecco dunque salire in cattedra il lavoro delle panchine, ed è per questo motivo che l'atteggiamento tattico e soprattutto l'interpretazione del match potrebbero fare la differenza. In casa Teramo, Paci non dovrebbe snaturare il suo 4-2-3-1, ma probabilmente renderlo più incline alla fase di non possesso con la richiesta di un'attitudine maggiormente difensiva ai suoi trequartisti, per attendere con un coperto 4-5-1 e ripartire in velocità. Il lavoro degli ospiti sarà incentrato sul lavoro sulle linee di passaggio e soprattutto sulla posizione del trequartista che spesso ha causato problemi al Catania non solo in fase offensiva, ma anche in marcatura. Di contro Raffaele dovrà trovare una soluzione alternativa all'assenza di Silvestri, e l'opzione principale sembra essere la difesa a tre con Tonucci e Sales ai lati di uno fra Giosa e Clayton. Se così fosse, inevitabilmente, gli etnei perderebbero qualcosa sotto il profilo tecnico, limitando ancor di più la costruzione dal basso e la proposizione del 'braccetto' in impostazione, e divenendo più vulnerabili proprio nel giro palla dove potrebbero cercare di inserirsi i centrocampisti avversari. Appaiono dunque doverose in casa Catania due qualità: concentrazione e veemenza. Per stordire l'avversario e rendere inaffidabile il suo piano di gioco, Welbeck e compagni dovranno abbattersi con impeto sin dai primi minuti, sopperendo ad alcune possibili defaiance con la determinazione e le energie che nell'ultimo periodo sono apparse latitanti. Tutto ciò dovrà essere fatto con il massimo della concentrazione per evitare errori in disimpegno e disattenzioni che, in una gara così imprevedibile, potrebbero risultare fatali. Sembra un disco rotto, si parla sempre di determinazione, intensità ed aggressione, tutte dosate con intelligenza visti gli impegni ravvicinati, ma il percorso del Catania è inevitabilmente questo, visto che il tasso tecnico dei rossazzurri non è elevatissimo e non si può pensare di gestire contro un Teramo affamato di punti.