Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Viterbese: alti e bassi con un passato indecifrabile

Sul cammino del Catania c'è un passaggio a livello chiamato Viterbese, in una trasferta che nasconde numerose insidie sotto diversi aspetti. In primis la formazione di Calabro non può essere realmente analizzata con i numeri visto che lo spessore della squadra e le reali potenzialità hanno dovuto fare i conti con un campionato falsato, iniziato quando le altre avevano già accumulato un vantaggio in doppia cifra e con una condizione fisica da riesaminare costantemente visti i tanti, troppi impegni ravvicinati. Tante difficoltà che hanno limitato dunque il cammino di una squadra che in 21 giornate ha conquistato 29 punti trionfando in 8 occasioni, ma tornando a casa altrettante volte sconfitta. Alti e bassi fisiologici che hanno portato il cambio in panchina dopo le quattro reti subite contro la Juve Stabia con l'avvicendamento fra Sottili e Calabro. Quest'ultimo, da quando è al timone della Viterbese, ha ottenuto 13 punti mettendo a segno un filotto di quattro vittorie consecutive prima del pareggio contro la Cavese e della sconfitta di mercoledì scorso con il Siracusa. Tatticamente il cambio del tecnico ha sancito anche uno stravolgimento dal punto di vista tattico con il passaggio dalla difesa a quattro al 3-5-2 con Pacilli costante pendolo fra mediana e trequarti. In avanti, nonostante la partenza a gennaio di Saraniti, sono tanti i nomi da tenere d'occhio anche se lo score parla solo di 22 reti all'attivo. Polidori, Bismark e Vandeputte hanno realizzato in totale 9 gol, pochi, con l'ex Trapani capocannoniere della squadra insieme a Paccilli a quota 4. Un attacco che stenta e una difesa che non brilla viste le 23 reti al passivo che non sono certamente un fiore all'occhiello vista la media di oltre una rete a partita. Detto ciò, tutto può succedere perchè la rosa comunque è molto attrezzata. Basta leggere alcuni nomi: Tsonev, Atanasov, Rinaldi, Luppi, tutti giocatori esperti e capaci di variare le sorti del match in qualunque momento. Ecco perchè mai come domenica i numeri e ciò che è successo nel passato non avranno senso e bisognerà pensare solo ed esclusivamente al presente e al momento in cui trasformare le occasioni in sorrisi.