Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Pagliara-Catania cena interlocutoria. E se Tacopina..

Idee da un lato. Pragmatismo dall'altro. Visione. Concretezza. Due strade che sembrano diverse quelle di Pagliara e il nuovo Calcio Catania. Ma il ponte di collegamento tra i due mondi non è impossibile da costruire. I rapporti tra le parti sono serenissimi e il dialogo è costruttivo. La grande esperienza manageriale di Pagliara a livello sportivo pesa, così come pesa il sacrificio economico degli attuali soci della Sigi per la salvezza della matricola e la continua aggressione dei debiti. Imbastire un progetto sportivo di livello ha bisogno di entrambe le componenti. L'una non può sacrificare l'altra. Ecco perché l'interlocuzione tra le parti continua. La cena di ieri non ha portato ancora ad uno sbocco definitivo. Pagliara rimane chiaro sulla sua posizione e continua a sposare il suo progetto manageriale pensato e ideato sin dall’inizio, senza ammissione di deroghe. Sullo sfondo resta la figura di Tacopina, rimasto folgorato dalla piazza di Catania e da Torre del Grifo sin dal primo momento e pronto a sbarcare ai piedi dell'Etna nella giornata del 27 agosto. La Sigi non ha mai precluso la possibilità di ingresso di nuovi soci nel progetto di azionariato diffuso, ma da un lato è impegnata in una costante opera di ristrutturazione economica, dall'altro aspetta di capire quali siano gli eventuali progetti e il programma dell’avvocato americano. Che possa essere proprio Tacopina quel ponte di collegamento per rendere effettivo il matrimonio tra Pagliara e il nuovo corso del Calcio Catania?