Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Due verbi, ma che strada indicano?

La chiarezza passa anche dalle piccole cose. Una, ad esempio, potrebbe essere comunicare in maniera inequivocabile l'attuale stato dei conti del Catania: in maniera univoca e diretta. Appunto, in una parola: chiara. In questo senso l'intervista rilasciata dal patron rossazzurro Antonino Pulvirenti a Pianeta Catania non aiuta a stabilire un clima di chiarezza e comprensione reciproca. O meglio: le parole del numero uno di una società, in questo caso del proprietario, sono sempre o quasi da prende come "vangelo", teoricamente perché arrivano proprio dall'uomo più in alto tra tutti. È evidente però la differenza di base tra le sue dichiarazioni e quelle rilasciate dell'amministratore delegato Pietro Lo Monaco qualche settimana fa. Chi dice la verità? Analizziamo i temi: primo tra tutti quello dei conti. Le parole di Lo Monaco (sulle pagine della Gazzetta prima della sfida con il Potenza e sul sito ufficiale nella lettera aperta ai tifosi) rimandano ad una situazione economica ancora molto difficile, con "un’opera di risanamento ardua, a tratti impossibile, che mi ha visto coinvolto" e con una strada che "a volte la strada sembra in discesa, altre volte improvvisamente emergono difficoltà ed è per questo che rendo conto alla città di momenti economicamente differenti, da un mese all’altro, non certo per “mettere le mani avanti”." Situazione difficile anche e soprattutto "per via degli esborsi mensili contemporaneamente sempre necessari, purtroppo, per far fronte alla situazione debitoria." Non sembra dello stesso avviso però il patron Pulvirenti: "I conti del Catania sono in ordine, non è arrivato nessun punto di penalizzazione, non c’è alcun problema e rispettata ogni scadenza". Nessun problema, secondo il proprietario (che comunque ha tenuto a giustificare le parole del suo dirigente sottolineando come i soldi da incassare in alcuni mesi arrivino con maggiore difficoltà), ma con quelle centinaia di migliaia di euro da pagare in breve tempo a cui faceva riferimento Lo Monaco? Altra questione, quella sportiva e dell'allestimento dell'organico. Lo Monaco, sempre nella lettera, si è espresso con questi toni: "Noi, con i mezzi di cui disponiamo, abbiamo ottenuto risultati degni di rispetto. E sia chiaro che, ribadisco, quando parlo di questi mezzi economici risicati lo faccio perché intendo essere schietto, non per negare l’ambizione. Noi, infatti, anche quest’anno pensiamo di poter essere competitivi a prescindere dalla forza economica delle concorrenti". Nella giornata di ieri, invece, Pulvirenti ha ricordato come ci sono squadre che "hanno vinto il campionato anche con budget inferiori". È da prendere come un segnale all'ad o semplice considerazione? Tutto questo, però, non aiuta certo a creare un clima di chiarezza: necessario e fondamentale per tutti, per non generare equivoci e ricreare la serenità che serve per raggiungere anche i traguardi sportivi.