Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

La forza della nuova proprietà misurata sulla possibilità di riprendere Torre del Grifo.

Il futuro deve passare dal salvare il centro sportivo rossazzurro

Manifestazione d'interesse materializzata nelle ultime ore e una delle clausole che potrebbe fare pendere l'amministrazione comunale verso la scelta del soggetto più idoneo l'aver individuato o avere un Centro sportivo dove poter rilanciare settore giovanile e calcio femminile. Insomma anche un assist che viene fornito verso ciò che ormai per ora è spento come Torre del Grifo.

La scomparsa del simbolo in pietra lavica è il simbolo dell'abbandono in cui versa Torre del Grifo che fino a due anni orsono era qualificato come uno dei centri sportivi più belli d'Italia e d'Europa. Sarebbe cosa buona e giusta per la nuova proprietà approcciarsi fin da subito con i curatori del fallimento Calcio Catania e con il Credito sportivo per individuare e riportare la casa del Catania alla sua legittima storia. 

La valutazione economica e la forza del gruppo o società che vorrà rilevare il calcio a Catania deve passare proprio dalla fattiva possibilità di presentarsi già con accordi legati all'acquisto del Centro sportivo con all'interno non solo la sede del Catania ma anche i 4 campi da gioco ma soprattutto, dopo il restailing, lo sfruttamento economico e il business donato da palestra, piscina, centro medico, campi di calcetto, un albergo, una spa, una sala ristorante.

Il prezzo? Si parla di un affare anche sotto i 15 milioni ovviamente da rimodulare con il Credito sportivo in nuove rate e nuova mutualità.