Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Capuano a Catanista: "I giocatori sono più liberi: peccato per la sosta. La partita con l'Inter..."

Intervenuto nella giornata di ieri ai microfoni di Catanista il Talk, Ciro Capuano ha parlato del momento del Catania, tra presente e amarcord. SUL MOMENTO DEL CATANIA - "Nonostante tutto questo caos, e c'è stato un minimo di rassegnazione, i giocatori sono più liberi. Lucarelli sta facendo un grande lavoro con la squadra, un lavoro più che altro mentale, e dico peccato per questa sosta perché stava veramente viaggiando bene. Bisogna, al rientro, continuare ad avere questa spensieratezza." SU CATANIA-INTER - "In quei momenti si vedeva che il Catania era vivo: anche se siamo andati sotto di un gol si vedeva che c'eravamo e che eravamo uniti. Non ci siamo mai sciolti. Anche perché le squadre di Mihajlovic hanno quell'identità: nell'intervallo lui ci disse di mantenere i ritmi alti e di non abbassarci minimamente e di approfittare delle fasce, e da lì sono arrivati il primo e il terzo gol. Son andato vicino alla rete, sì, ma poi si è alzata di 10 centimetri." SUL CORONAVIRUS - "E' una partita, come hanno detto tutti: è una partita che alla fine vinceremo. Stiamo tutti uniti, siamo da soli perché siamo a casa, ma questa nostra clausura è una vittoria, perché dobbiamo essere disciplinati. E se siamo disciplinati sconfiggiamo prima questa virus. Questa posizione qui, nel calcio, dovevamo prenderla prima, abbiamo aspettato. Secondo me devono muoversi gli altri Paesi, se vogliamo la minima possibilità di ricominciare il 3 aprile: ma se si continua così non si inizia né il 3 né il 25."