Troppa differenza tra casa e trasferta. E' il momento di accelerare

Il Catania sta dando vita ad un percorso casalingo che definire incredibile appare riduttivo, visto che sta lasciando briciole agli avversari e macinando punti con una media impressionante. Le 7 vittorie e le 22 lunghezze in classifica, abbinate allo 0 nella casella ‘gol subiti’ rendono il Massimino un luogo in cui difficilmente gli avversari osano presentarsi con mire corsare, e tutto ciò ha permesso a Di Gennaro e compagni di costruire il primato. Eh sì perchè le basi e anche la struttura del primo posto rossazzurro sono tutte ‘made in Massimino’, mentre in trasferta è stato raccolto troppo poco rispetto al potenziale e alle ambizioni di inizio anno. La media di 1,2 punti a partita è troppo bassa ed infatti 9 punti conquistati relegano il Catania addirittura al decimo posto della speciale graduatoria, dietro a formazioni di certo meno attrezzate.
Il dato emblematico riguarda i gol subiti perchè al rendimento casalingo fa da contraltare un 8, certamente condizionato dalla goleada subita a Cosenza, ma che a prescindere fa pensare ad una media di quasi un gol a partita. Anche le reti messe a segno, anch'esse 8, stonano rispetto alle 18 realizzate fra le mura amiche dove tutto funziona alla perfezione in base alle pretese del tecnico. A Picerno dovrà cambiare qualcosa o meglio dovranno arrivare i tre punti che sono sfuggiti, per esempio, a Caserta e Trapani, e soprattutto non dovranno essere commessi errori banali che raramente si vedono in casa. Il Picerno è reduce da una vittoria importante in quel di Monopoli ma il Catania dovrà far valere le sue armi, comprese la forza e la consapevolezza (in senso solamente positivo) della capolista

