Pagelle dirigenza: errori e cambi di direzione...i risultati non possono soddisfare, ma...

Ed eccoci arrivati anche a chi ha preso le decisioni in questa stagione, che può essere oggetto di discussione tanto quanto i giocatori. In test alla dirigenza etnea c'è un Vincenzo Grella che ha provato a dare la sterzata rispetto allo scorso anno coinvolgendo due top come Faggiano e Toscano, ma vivendo comunque una stagione di polemiche e delusioni. Si occupa molto meno della res sportiva, eppure trova difficoltà, lasciando da parte il cambio di budget che non può essere colpa sua, nell'accontentarsi del Cibalino per gli allenamenti ma poi rendersi conto della brutta scelta. La metodologia british non attecchisce ancora e se l'allenatore parla di problemi da risolvere in maniera più celere, in vista di una crescita, si tira inevitabilmente in ballo il vicepresidente o braccio operativo della proprietà. Si percepiva comunque il suo cambio di direzione su Torre del Grifo e Pelligra pare averlo ascoltato in tal senso, questa è una nota a favore. Il voto però resta negativo, se si può essere soddisfatti dei professionisti che lavorano al Catania, non lo si è ancor di più se i risultati non sono in linea con le aspettative. La speranza è che un altro mattone nel muro di esperienza sia stato aggiunto. VORREI, MA NON RIESCO
Diverso il discorso per Faggiano, che ha operato a metà a causa di problematiche sopraggiunte sia economicamente che fisicamente. Difficile chiedergli di più e nella difficoltà anzi indovina l'attaccante a fine estate: certo qualche acquisto totalmente sbagliato c'è, vedasi Adamonis, Montalto, ma il suo ritorno dopo un gennaio in cui è stato più Pastore ad occuparsene perlomeno nell'aria respirata durante gli allenamenti si sarà sentita. Da capire se ci saranno le condizioni affinché rimanga, non è riuscito nel suo proposito di abbassare il monte ingaggi in maniera definitiva, perché ora torneranno i prestiti sul groppone, ma il suo voto nel complesso è positivo. TALISMANO
Ed arriviamo a Pastore, arrivato in fretta e furia per la finestra invernale, si prende la paternità delle operazioni effettuate: Dini il portiere che Catania cercava da due anni, ma Dalmonte, Allegretto, De Paoli, per motivi diversi, non sono certo stati una marcia in più. Soprattutto l'assenza di una punta vera, anche con budget ridotto, abbassano notevolmente il suo voto. Bene la cessione di Castellini se il ragazzo voleva andare via, operazione conveniente. Rinnoverà il contratto in scadenza? SILENZIOSO
Evitiamo di dare voti numerici stavolta, sia in positivo che in negativo, per non irritare i protagonisti. Del resto stavolta le parole contano di più, ma confidiamo di poter distribuire presto dei sonori 30 con lode a chi riuscirà finalmente ad alzare le mani al cielo, felice.