Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Promossi&Rimandati: in evidenza Forchignone. Da rivedere l'asse centrale

Scritto da Stefano Auteri  | 
Russotto

Male la prima per il Catania che nonostante una buona prestazione complessiva deve fare i conti con il primo passo falso dell'anno contro una Sancataldese coriacea e brava a limitare i pericoli difensivi. Ecco le nostre valutazioni sulle prestazioni dei rossazzurri 

 

 

 

RIZZO-RUSSOTTO 6,5: l'elettricità non manca e si intravedono le caratteristiche già evidenziate negli scorsi anni. In mediana il dinamismo di Rizzo consente la spinta di Rapisarda, mentre Russotto è apparso fra i più pimpanti per almeno un'ora. Dopo, un calo repentino per il numero sette tornato in versione “ci penso io", ma senza risultati; mentre il centrocampista dagli undici metri paga la stanchezza accumulata

FORCHIGNONE 7: una trentina di minuti è bastata per capire che l'esterno classe 2003 ha personalità da vendere. Dribbling, sacrificio in interdizione e quella sfacciataggine che, se dosata, può essere un fattore dirompente. Con lui il tridente guadagna ampiezza e l'effervescenza è quella giusta. Bene anche dal dischetto nonostante un attimo di nervosismo che avrebbe potuto inficiare l'esecuzione

CASTELLINI 6,5: altro under, altra prestazione confortante. Il centrale scuola Brescia ha dimostrato sicurezza e un buon feeling con il più esperto Lorenzini. Nessuna sbavatura e una marcatura attenta su un avversario ostico come Tuccio.

 

 

 

SARAO 5,5: i 192 centimetri si fanno sentire, ma stavolta non in area di rigore, bensì su una condizione fisica ancora non ottimale. Da centravanti coriaceo quale è lotta e sgomita, ma non riesce a dialogare con i compagni e a farsi trovare pronto in zona gol. Unico squillo un sinistro a giro di poco a lato

 

LODI-GIOVINCO 5,5: non una bocciatura per i due, ma semplicemente un ‘si può fare di più’. La posizione del numero otto da trequartista centrale pone le basi per un asse centrale interessante con il playmaker napoletano, ma le verticalizzazioni sono state poche. Giovinco non ha trovato bene la posizione, mentre il giro palla e le verticalizzazioni di Lodi non sono state rapide come in altre circostanze. Come dice Ferraro, probabilmente la colpa è stata anche della mancanza di ampiezza che ha chiuso gli spazi centrali

 VITALE 5,5: ottimo l'avvio con una buona presenza nelle trame di gioco ed inserimenti pericolosi in area di rigore. Dopo venti minuti, però, praticamente finisce la sua partita, risucchiato tra le morse avversarie e restio a aggredire la verticale, con e senza palla. Il potenziale sembra grande, ma serve un altro po' di tempo per entrare nei meccanismi del mister

 

Bethers 6,5; Rapisarda 5,5; Castellini 6,5; Lorenzini 6,5; Chinnici 6,5; Rizzo 6,5; Lodi 5,5; Vitale 5,5; Giovinco 5,5; Russotto 6,5; Sarao 5,5  Subentrati: Palermo 6,5; Bani s.v; Forchignone 7