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Top Player: il signor quindicipalle, Andrea Dini

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Alcuni lo ricorderanno, quel film di Francesco Nuti del 1998 chiamato Signor Quindicipalle. In realtà similitudini con Dini ieri ce ne sono state poche, perché all'estremo difensore ne è bastata solo una, di palla, posizionata ad 11 metri da sé stesso, per cambiare la storia sua e della squadra per cui gioca. Bravura, studio e attributi per dire di no al capocannoniere del girone che non calcia male: magari rende possibile la parata perché sceglie la mezza altezza, ma tira forte e angolando la palla. Dini dimostra che i rigori non si sbagliano e basta, si possono parare con lo studio e con il coraggio, quello tenuto dal Catania per più di 90 minuti e che premia, sempre. 

Nel primo tempo i guantoni li aveva scaldati pochissimo, se non su Petrungaro che lo costringe ad un intervento bello con la mano di riporto. Non facile neanche la respinta nel secondo sulla punizione di D'Auria brutta per il rimbalzo avuto davanti all'area piccola. 6 anni fa Dini, in quella porta, raccoglieva la punizione da centrocampo di Lodi sempre ai play-off, ieri si è preso il boato del Massimino: anzi, doppio boato per la parata su Caturano e poi su Schimmenti nella ribattuta. Roba da film, roba da segnali importanti di una leggera aura di cambiamento. Dini di interventi ne dovrà fare altri, molti, già domenica contro un Pescara forte, ma se la storia continua, molto del merito è suo: signor quindicipalle.