Top Player: guarda che Lunetta

Da un celebre canto di Fred Buscaglione, e con un ennesimo semplice gioco di parole, eleggiamo Gabriel Lunetta migliore in campo nella partita pareggiata dal Catania a Trapani per 1-1 grazie ad un gol che va ad impreziosire tutta una prestazione molto positiva. Supportata dai numeri. Toscano sfrutta il turn over ma consapevole di non poterlo comunque più utilizzare “solo” da pedina a gara in corso, perché è il più in forma rispetto a tutti i suoi compagni dall'inizio della stagione: lo mette al posto di Jimenez, non volendo rinunciare alle giocate con piede invertito. In realtà la licenza è quella di lasciarlo libero di svariare molto di più rispetto al collega Cicerelli, sia sulla trequarti che per quanto riguarda gli ingressi in area, che superano la doppia cifra; per questo quello di ieri sembrava a tratti un vero 3-4-3, ed il risultato è dato da 2 cross in area e 2 assist solo da mettere in porta non sfruttati da Forte e compagni, ma anche 4 dribbling riusciti, cosa che in generale il Catania cerca poco preferendo sempre gli scambi nello stretto.
Ma la sensazione data dall'ex Atalanta, e qua i numeri c'entrano poco, è l'impossibilità a tratti di arginarlo per le difese avversarie, perché abbina la copertura degli spazi ad un primo controllo orientato da calciatore vero. E poi ha fame. Ci sono nel mezzo anche i ripieghi difensivi efficienti, 3, e i tre tiri di cui due nello specchio (uno è gol) e uno fuori dopo una bella girata in area di rigore. Ad oggi Lunetta è forse il giocatore di cui non si può proprio fare a meno sia da punta che da esterno, nella sua ecletticità tattica e di concretezza. Reciterà ancora la parte da attore protagonista a Cerignola? Difficile tenerlo ancora fuori per 60 minuti, con un Jimenez troppo incostante per adesso.