L'avversario: Pescara con un volpone in panchina, contropiedi furiosi e qualità davanti, ma il bomber...

L'avanzare agli ottavi dei play-off alza inevitabilmente l'asticella, tanto che l'avversario che si troverà davanti il Catania è di quelli molto pericolosi, per tanti motivi. Analizziamo dunque il Pescara, allenato da un Silvio Baldini che ha vinto i play-off qualche anno fa con il Palermo in maniera quasi incredibile ma per questo memorabile: sa come rapportarsi a questo torneo, in cui il “delfino” è entrato proprio la scorsa partita in quanto quarta ed ora testa di serie perché è la quarta classificata con più punti in classifica fatti durante il campionato. 67, ma considerando due squadre in più nel girone: 19 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte un ruolino di marcia almeno temibile.
Anche il rapporto tra gol fatti e subiti è ottima, 55 contro 35, ma non spiega bene come giochi la squadra del tecnico ex Catania e Palermo: il suo è un 4-3-3 che mai ha toccato durante la stagione, sia quando dopo 18 giornate era primo in classifica, sia quando alla 25^ otteneva soli una vittoria in 7 match e scendeva fino al 4° posto. C'è infatti un bel dislivello tra girone di andata, e di ritorno: nella seconda parte 7 pareggi, 6 sconfitte e 7 vittorie, 3 delle quali arrivate nelle ultime tre uscite. Fuori casa è una squadra più temibile, infatti 11 vittorie arrivano in campo esterno: questo sì che spiega molto dell'atteggiamento in campo, contropiedi letali grazie ad un tridente da 28 gol in tre. Pericoli principali sono infatti Merola ala destra con 10 gol, Ferraris ala adattata a punta da quattro partite con 10 reti, Bentivegna ala sinistra a quota 8. Manca un bomber di peso ma sembra essere stata trovata così la soluzione. Baldini ha dichiarato di essere convinto di poter vincere i play-off, e spingerà sul fattore umano con i suoi giocatori e tifosi, il Catania dovrà rispondere contro un avversario veramente complicato.