Concorrenza o no, Torre del Grifo non può sfuggire

L'attesa per l'apertura virtuale delle buste di giorno 16 ottobre sta logorando la piazza etnea, consapevole della proposta presentata dal Catania, ma in preda ai dubbi per quanto riguarda la presenza di eventuali competitors rispetto ai progetti di Pelligra. Domani avremo l'ufficialità della necessità o meno di una “tenzone al rialzo” da vivere fino al 23 ottobre, ma intanto soffermiamoci proprio sui piani dell'imprenditore australiano. Dal suo arrivo ad oggi gli amici sono stati tantissimi, provenienti ad destra e da sinistra, dal basso e dall'alto di una città che da sempre è capace di avvolgerti, sedurti ma sempre guardando ai propri interessi. Oggi gli interessi potrebbero portare alcuni vecchi conoscenti a diventare antagonisti, ma Pelligra non potrà e non dovrà farsi sfuggire l'occasione in primis di mettere il vero primo mattone sul suo progetto rossazzurro, ed in secondo luogo di non perdere credibilità.
Se dopo anni di valutazioni l'occhio dell'imprenditore è caduto sull'ex casa della sua squadra di calcio è impensabile adesso mettersi una benda, ignorarla, e ritornare a cercare altrove. E' il momento di mostrare tutta la forza e la determinazione del progetto australiano che riguarda il Catania perchè non aggiudicarsi Torre del Grifo, dopo tutte le analisi, discussioni, ragionamenti e attese sarebbe oltremodo castrante. Oltre alla forza e alla determinazione potrebbe richiedersi eventualmente l'astuzia nel caso in cui ci fosse la possibilità di trovare soluzioni future con amici/nemici che possano evitare spargimento immediato di denaro. Insomma la Catania rossazzurra che vive di pallone e chiacchiericcio ha bisogno di quello slancio creato proprio dalla presentazione dell'offerta per il centro sportivo, un'operazione che deve essere portata a termine, nonostante tutto.