3, il numero perfetto

0-3, la vittoria perfetta perché racchiude in sé una quantità di notizie importanti date dai numeri, apprendibili anche senza aver visto il match acquisito dal Catania a Giugliano: porta inviolata, attacco sul velluto, preoccupazione per chi sta davanti in classifica. Tre elementi che fanno pensare al numero perfetto - in realtà matematicamente non è solo uno -, quel 3 che sabato scorso ha subito tanti richiami: 3 gol fatti, partiamo dall'attacco che batte finalmente dei colpi senza affidarsi solo ed esclusivamente a Lunetta, a quota 6 gol (non lo scriviamo che è multiplo di 3) e padre di 17 palloni toccati, 2 utilizzati per tirare e 4 per dribblare con successo gli avversari. 3 sono anche i gol di Forte in stagione, simbolo del possibile risveglio del reparto avanzato, che non segnava escludendo appunto Lunetta da ben sei turni; l'ex Ascoli di giocate ne fa 13 perdendo 2 palloni e tirando in due occasioni. Una segnando, l'altra palesando tiepidezza sotto porta. Non fa male anche la notizia del gol di Jimenez, nella speranza che possa offrire di più e quando conterà davvero. Completiamo le statistiche con Cicerelli in ripresa nonostante il problema accusato: lo dicono i 13 palloni sfruttati in mezz'ora per dribblare 5 volte e mettere in mezzo 3 traversoni; un tiro ed una traversa pizzicata.
Un altro 3? Le porte inviolate consecutive, 4 nelle ultime cinque. La difesa adesso è a quota 7 partite senza raccogliere palloni in fondo al sacco, questo è forse il numero più positivo fino ad ora perché ripaga la scelta di non toccare nulla nella retroguardia dello scorso anno. Il migliore in campo non può dunque che essere la tripla forza mostrata, che però va coltivata come abbiamo scritto subito: 3 è anche il numero occupato in classifica dalla squadra di Toscano, che può e deve essere migliorata alla lunga, magari già nel prossimo super, atteso impegno in un Massimino finalmente ricaricato di entusiasmo.