Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: Sull'attenti!

Scritto da Stefano Auteri  | 
Di Tacchio

Ricordate la sfida contro il Siracusa, quel 2-0 in una partita in cui gli ospiti hanno mantenuto il pallino del gioco senza praticamente mai tirare in porta ed il Catania ha sfruttato perfettamente la verticalità e le ripartenze? Beh fate copia e incolla con il 23 novembre e verrà fuori l'importantissima vittoria contro il Latina. Una gara complicata, spigolosa perchè da un lato c'era un avversario sfavorito, piegato in due da numeri negativi in trasferta, ma deciso a mettere in campo cattiveria e tecnica; e dall'altro un Toscano alle prese con un pizzico di negatività ma che ha un metodo ben preciso per uscire dagli imbuti. Se vi ricordate quella gara con il Siracusa arrivò in un momento complesso in cui vincere era l'unica cosa che contava; con il Latina, dopo la sconfitta di Casarano e con quasi tutta la corsia di destra fuori, la musica era più o meno la stessa, e allora ecco tracciata la strada di Toscano: tutti sull'attenti, massima concentrazione difensiva senza che uno spillo possa entrare in area e, nel più breve tempo possibile, gol da trovare per la partita su arcobaleni rossazzurri.

 

Ribadiamo ancora una volta che questo modo di stare in campo può piacere o meno, perchè aspettarsi uno sfruttamento maggiore della qualità offensiva e del palleggio non è una bestemmia contro alcuna divinità calcistica protettrice della Serie C (in cui la qualità solitamente è un lontano ricordo), ma è innegabile che il metodo toscaniano stia portando frutti. A conti fatti il Catania ha vinto subendo solo un tiro in porta (per giunta quasi di spalle e disinnescato perfettamente da Dini) ed ha mantenuto per l’ottava volta inviolata la porta del Massimino. Ancora una volta lo spettatore si può trovare disorientato perchè gli altri palleggiano anche benino, ma poi al settantesimo il Catania poteva sedersi comodamente sul 4-0. Questo sì, è un qualcosa su cui il metodo Toscano punta molto: chiudere le partite in ripartenza per non rischiare nulla nel finale. Una qualità mostrata in precedenza dagli etnei ma alquanto assente con il Latina.

 

Una cosa è certa: affrontare una partita senza diversi elementi importanti e perdendo Cicerelli dopo un minuto non era facile. In più la direzione di gara dell'arbitro è apparsa ancora una volta sconcertante, ma l'unica cosa che contava erano i tre punti. Ma quindi la strada tracciata da Toscano è quella che porta dritta dritta verso la gloria? Da settimane in città non si parla d'altro perchè durante i 9 risultati utili consecutivi circolava insistentemente un “Toscano ha la ricetta giusta”, poi dopo Casarano è subentrato il “con tutto quel ben di Dio in avanti non si può giocare così…”. Certamente se Toscano non avesse mai vinto in questa categoria, magari qualche dubbio in più sarebbe potuto anche essere lecito, ma in realtà si ha la sensazione che abbia la forza di mantenere la barra sempre dritta anche nei momenti di difficoltà, e in serie C probabilmente vince chi mantiene costantemente alto il livello di attenzione e sbaglia di meno. Qualunque discorso comunque dovrà essere rimandato a fine anno perchè la base della ricetta di Toscano sono i risultati e la solidità, finchè essi arriveranno non ci sarà nulla su cui dibattere e bisogna essere consapevoli che non sarà possibile alzare polveroni ogni qualvolta il Catania non vincerà. Se questo metodo sarà bastevole lo sapremo solo alla fine della volata con le tre, anzi ora quattro, squadre candidate alla vittoria finale, nel frattempo bisognerà affidarsi all'esperienza di chi ha dimostrato non solo di vincere ma anche di saper uscire dai momenti complicati. Il prossimo turno non ammette errori, con il Picerno si deve vincere riequilibrando il divario fra casa e trasferta (22 punti al Massimino e 9 fuori) e soprattutto per sfruttare lo scontro diretto fra Salernitana e Benevento. Sull'attenti, tutti, soprattutto adesso che la vetta è tornata rossazzurra.