Il Catania 'Didò' nelle mani di Toscan

“Dobbiamo restare concentrati su noi stessi, pronti a leggere l’andamento della gara e ad adattarci“. Vi ricordate questa frase di Toscano prima di Catania-Monopoli? Probabilmente in quelle poche parole si condensa un principio cardine dell’idea della sua idea sul modo corretto di stare in campo e su cosa serve per condurre in porto un campionato. Nell’ultimo anno abbiamo capito che la duttilità e la poliedricità dal punto di vista del cosiddetto piano partita sono armi su cui il tecnico calabrese ha sempre puntato e che anche quest’anno sono state utilizzate all’occorrenza. Basti pensare al modo di contrapporsi a due squadre che hanno cercato di mantenere il possesso della palla: Monopoli e Siracusa. I primi aggrediti con i braccetti nella metà campo avversari; i secondi attesi con il blocco basso. Il perchè è da ricercare non solo nelle caratteristiche dell’avversario, ma probabilmente soprattutto nel momento vissuto dalla propria squadra.
Un Catania vivo, in salute, può essere più coraggioso nel cercare di recuperare la palla con un baricentro più alto; un Catania insicuro, con un serbatoio non pieno e con giocatori ancora non al cento per cento deve impostare la gara in maniera diversa. Attenzione non parliamo tanto di variazioni tattiche (lo spartito è più o meno lo stesso), ma di baricentro e gestione dei novanta minuti. Il Catania che vuole Toscano è plasmabile in versione ‘Dido’, capace di essere attendista o di andare a prendere alti gli avversari, come ad esempio avvenuto anche lo scorso anno contro la Juventus Next Gen e in qualche altra circostanza. Adesso non resta da capire se questo sia un limite o un valore aggiunto. Per qualcuno l’essere sempre se stessi è il mantra per essere vincenti, per altri invece sfruttare le criticità dell’avversario fa la differenza. Insomma il classico dualismo fra ’allegriani’ e ‘dezerbiani’ che oggi va tanto di moda. La verità probabilmente è che il Catania, anche quest’anno, sta dovendo fare i conti con problemi intrinseci e forse anche per questo la versione in campo è dettata dalla situazione complessa da superare. Il futuro darà le risposte, tutte le altre previsioni non sono altro che ipotesi legate alle percezioni.
