Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Scibilia a Catanista: "le strade si sono divise, ma nessuna rottura. A Catania ho vissuto qualcosa di incredibile"

Scritto da Stefano Auteri  | 
Scibilia Dante

Il rapporto fra il Catania e Dante Scibilia si è interrotto. A renderlo noto è lo stesso club etneo il cui rapporto con l'artefice dell'interessamento del Gruppo Pelligra nei confronti del club si è concluso, nonostante in passato lo stesso Scibilia avesse più volte sottolineato la volontà di proseguire il suo legame anche se non in loco all'interno del team dirigenziale. La nostra redazione ha intercettato proprio l'ex advisor del gruppo Pelligra, ecco le sue parole:

“sì le strade si sono divise, ma avevo completato il mio mandato originario. Avevo ricevuto l'incarico per portare avanti il calcio a Catania dopo un contatto con Vincenzo Grella, dando vita ad un piano che rappresentasse la solidità e l'ambizione di Rosario Pelligra. Completato tutto ciò il mio mandato era teoricamente già concluso, ma per senso di responsabilità e per attaccamento al progetto ero rimasto a disposizione finchè adesso la società ha iniziato a camminare con le proprie gambe. Possono nascere anche visioni ed esigenze diverse, ma porto dentro un'esperienza incredibile e continuo a credere fermamente nel progetto di Pelligra”

“Se mi sarebbe piaciuto rimanere nel progetto? Non sempre i grandi amori finiscono con un matrimonio. Io mi sono trovato benissimo con tutti i professionisti con cui ho interagito, Pelligra è una persona seria, ambiziosa che può far tornare grande il Catania. Quello che ho vissuto negli ultimi mesi è stato incredibile, un'emozione indescrivibile. Catania non è la mia prima ”creatura" ma mi è entrata nel cuore in maniera particolare, vedere le facce grate dei tifosi per aver fatto ripartire il calcio in una città martoriata, sentire la riconoscenza e la gioia della piazza mi ha fatto emozionare. Sono io che devo dire grazie a Catania, non al contrario. Sicuramente verrò in città in vacanza, magari porterò mia figlia a vedere qualche partita"