Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

I doni li porta il calendario. Catania, a te scartarli...

Due vittorie tra Coppa e campionato non possono certamente cambiare in maniera repentina le prospettive su un futuro che per quanto riguarda il campo resta ancora nebuloso, ma guardando il calendario sovviene qualche pensiero positivo natalizio. Quattro gare in campionato da domenica prossima al 22 dicembre per arrivare alla sosta con una spinta positiva, magari cercando di recuperare in parte il terreno perso durante i primi mesi di campionato. Rende in casa, poi l'undici il recupero con la Paganese in terra campana, la domenica successiva la trasferta a Teramo, ed infine l'ultimo appuntamento al Massimino contro l'Avellino. Due gare interne assolutamente alla portata (frase da prendere con le pinze vista la capacità del Catania di complicarsi la vita), e due trasferte sulla carta complicate, ma che potrebbero apparire più agevoli se anticipate da una serie di tre vittorie consecutive. Testa e morale possono essere determinanti, così come lo sono stati in negativo dalla sconfitta di Potenza in poi, e così come potrebbero rappresentare uno spiraglio in questo fine 2019. Del resto il Catania, adesso, si trova in una situazione in cui, visti i troppi errori commessi, è ormai vietato sbagliare, soprattutto in Coppa Italia, dove la gara contro il Catanzaro in programma il 18 dicembre potrebbe rappresenta il lasciapassare per le semifinali. Insomma cinque partite in due settimane, uno sforzo importante che può trasformarsi nel trampolino verso la seconda parte di campionato. Valutazioni doverose, per quanto riguarda il campo e soprattutto l'analisi del calendario, ma attenzione perchè i piedi devono essere sempre ben saldi. Un filotto non deve nascondere le criticità della rosa che sono state evidenziate dalle tante prestazioni negative, dalle condizioni fisiche approssimative, ed anche da alcune scelte di Lucarelli. Come si interverrà a gennaio? Questo è uno dei punti interrogativi che vanno a braccetto con il capitolo relativo all'extra campo, condizionato inevitabilmente nelle ultime ore dalla figura di Follieri, ma legato soprattutto alla condizione economica dell'attuale proprietà, alle figure teoricamente vacanti di direttore generale e direttore sportivo, e alle insidie sempre dietro l'angolo. Vedremo, ma intanto la speranza è che il Natale regali un'inversione reale di rotta sotto il profilo dei risultati.