Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

"Provvidenza Mazzarani" anche a centrocampo? I numeri dicono di sì

Qualche giorno fa parlavamo della “Provvidenza”: la Provvidenza di Andrea Mazzarani al Catania, lontana però dal concetto verghiano del termine. Lontana perché al contrario della barca carica di lupini di Padron ‘Ntoni affidata a Bastianazzo, questa non naufraga e diventa certezza: segna sempre Mazzarani. Il nostro focus oggi però si rivolge ad un altro aspetto della gara del numero 32 rossazzurro. Al rientro dagli spogliatoi mister Andrea Camplone inserisce Matteo Di Piazza e sposta Mazzarani sulla linea mediana, riportandolo idealmente e fisicamente nella posizione che lo ha presentato alla città etnea. Com’è andata la partita di Mazza da mezz’ala? In 29 minuti giocati in quella posizione, ovvero fino a quando Camplone non ha sostituito Curiale portando Di Piazza al centro del tridente, “l’arciere” ha preso per mano la manovra giocando 19 palloni: quanti sono? Di sicuro non sono pochi se si pensa che Francesco Lodi, il “fulcro del gioco” del Catania, nei secondi 45 minuti ha giocato 20 palloni in tutto. Più in generale è l’atteggiamento che porta a riconsiderare, ancora una volta, il miglior utilizzo di Mazzarani: la sua intelligenza calcistica lo porta ad essere efficace in quasi ogni ruolo dalla mediana in su, ma con una manovra che stenta puntualmente a trovare e dare luce, il “pendolo” del movimento del numero 32 può aiutare. Se poi riesce ad essere decisivo così come lo è stato fin qui, si può realmente riflettere sulla possibilità di farlo giocare in mediana, una volta tornati gli elementi offensivi attualmente indisponibili. Il gol impreziosisce senza alcun dubbio la sua prestazione: ma sia in fase propositiva (3 tiri in totale in 29 minuti) che in quella difensiva (1 chiusura e 1 anticipo nello stesso arco di tempo) la prova di Mazzarani da mezz’ala merita di essere ricordata in ottica futura. Messaggi per Camplone?