Mercato Catania: da lunedì si fa sul serio
Grandi manovre, ma forse non così tanto, in casa Catania in vista di un mercato attento e improntato sul miglioramento di un organico che ha prodotto 37 punti. Lo Monaco e Argurio sono pronti e da lunedì si farà veramente sul serio, ma andiamo per blocchi e partiamo da chi potrebbe salutare la maglia rossazzurra:
Uscite: tra i sicuri partenti c'è Scaglia. Il terzino non ha del tutto convinto e vista la possibilità di utilizzare Baraye e Ciancio sulla fascia mancina, non sembra essere indispensabile. Dopo un'attenta valutazione, invece, il Catania dovrebbe puntare ancora su Esposito, così come su Calapai, autentico trascinatore nella seconda parte del girone di andata. Attenzione invece ancora per quanto riguarda Barisic nel caso di offerte interessanti.
Modulo: mister Sottil è orientato per proseguire con il 4-3-3, con in canna anche le altre soluzioni, ma forte di un'identità precisa. In mediana il nome più importante per rinforzare potrebbe essere quello di Palumbo, anche se non arrivano conferme decise, con Lodi ormai definitivamente in veste play maker
Attacco: i cambiamenti più interessanti potrebbero arrivare dal pacchetto avanzato. Sfumato Chiricò, la pista più calda è quella che conduce a Vincenzo Sarno. Il giocatore gradirebbe la piazza di Catania, ma per concretizzare questa operazione sarebbe necessario un ridimensionamento dello stipendio. Tutto sta a lui, così come molto dipenderà da Di Piazza per capire se il Massimino potrà vederlo con la maglia rossazzurra. Sul giocatore ci sono anche Triestina e Catanzaro, con un timido inserimento anche della Juve Stabia. Un tridente Di Piazza, Marotta, Sarno sarebbe di primissimo livello, mentre Maiorino rimane un'idea, ma non così calda visto che negli ultimi anni con Sottil ha agito da trequartista centrale.
Curiale: l'ultimo capitolo riguarda il bomber della passata stagione che ad oggi non è sul mercato, ma i numeri non depongono a suo favore. Lo Monaco è deciso a puntare ancora su di lui, ma visti i possibili nomi in entrata, lo spazio per Davis rischierebbe di ridursi ulteriormente. La sana competizione per spronare può essere un'arma importante, ma il numero undici dovrà dare qualche cenno di vita sotto porta.