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Di Molfetta è la quinta carta di Lucarelli

Sembrava poter essere un infortunio leggero, di poco conto. Tanto che lo si aspettava in campo dopo al massimo due settimane, forse tre. I fatti, però, hanno raccontato una realtà diversa. Davide Di Molfetta è uscito per infortunio a Terni poco dopo il 20' della ripresa e, da quel momento, non è più tornato in campo. In mezzo, poi il cambio di allenatore e il cambio di modulo. Lucarelli, nelle due gare dirette sulla panchina rossazzurra, ha schierato la sua squadra con il consueto 3-5-2 tanto caro al tecnico toscano. Un modulo che, sulla carta, sembrerebbe poter sfavorire Di Molfetta, per quelle che sono le sue caratteristiche offensive. C'è però una diversa chiave di lettura da poter fare, un aspetto da considerare necessariamente e, perchè no, da poter coltivare con attenzione. Giocatore di corsa, tecnico, in grado di saltare l'uomo e di creare superiorità numerica. Ecco perchè l'idea di poterlo vedere da quinto di centrocampo affascina, e non poco. Pinto dopo Potenza non si è più ritrovato, Marchese rappresenta una valida soluzione per la corsia, ma nessuno dei due può contare sulle stesse caratteristiche di Davide. Otto partite giocate prima dell'infortunio - tutte, in pratica - e un solo assist fornito, nonostante un inizio di stagione frizzante nelle gare con Avellino e Francavilla. Poi l'infortunio, come detto, unito a una fase altalenante della squadra, ne hanno rallentato prestazioni e ambientamento, preparandolo alla nuova avventura con Lucarelli alla guida. Con Calapai a destra e Di Molfetta a sinistra, Lucarelli potrebbe puntare forte su due giocatori di fascia in grado di offrire soluzioni diverse. Andare sul fondo e crossare, cercare l'incursione centrale per poi fornire assiste alle punte, o magari andare al tiro. Di Molfetta può davvero rappresentare la carta in più nel mazzo di Lucarelli, la mossa a sorpresa per dare maggiore imprevedibilità al reparto, potendo contare sulla copertura della difesa a tre favorendo allo stesso tempo movimenti e incursioni degli attaccanti. D'altronde, la corsia esterna nel centrocampo a cinque Davide la conosce bene, avendo ricoperto quel ruolo a più riprese nella passata esperienza a Piacenza. Di Molfetta, il quinto potere. Il giocatore arrivato per fare l'esterno nell'attacco a tre e che ora potrebbe trasformarsi nel perfetto esterno di centrocampo, con la benedizione di un perfezionista come Cristiano Lucarelli.