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Il tribunale dice 'no' alla Procura. Rigettate le accuse alla gestione del Cda rossazzurro

Alla fine la decisione della sezione fallimentare del Tribunale di Catania è arrivata, con un "no" abbastanza secco da parte del Collegio presieduto dal Dott. Sciacca alla richiesta della Procura. Il Collegio, infatti, ha deciso di rigettare la richiesta di misura cautelare, cioè della nomina di amministratori giudiziari, e di conseguenza ha dichiarato superata e non più attuale la l'udienza del 9 giugno per l'esame dell'istanza di fallimento. Una decisione che si scontra totalmente con le accuse della Procura, visto che secondo il Collegio l'organo gestorio del Catania non ha operato aggravando il dissesto e non sono riscontrabili quelle gravi responsabilità indicate dal Pm Regolo. Il collegamento fra Di Natale e Meridi non sussiste e anche sulla mancata ricapitalizzazione e dichiarazione di scioglimento, l'azione del Cda non è stata giudicata come da richiesta della Procura. Una gestione dunque non scellerata secondo il Tribunale e dal punto di vista dei conti, come più volte ricordato anche dalla nostra redazione, in effetti era difficile poter ricondurre errori passati a quanto fatto nell'era Di Natale (tempisticamente era iniziata da pochi mesi). Accuse infondate, dunque, e adesso attesa per capire quale sarà il piano che Finaria presenterà entro 5 giorni per quanto riguarda il concordato preventivo.