Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Porte chiuse? Così non va

Se c'è un concetto chiave sviscerato a fondo a margine della presentazione della campagna abbonamenti del Catania, quello è senza dubbio "Binomio inscindibile", che alla campagna abbonamenti stessa regala il titolo e lo slogan principale. Ma "Binomio inscindibile" vuol dire indissolubile, inseparabile. E allora l'interrogativo sorge spontaneo: perché continuare così? Veniamo al dunque della nostra riflessione: perché questo è, una riflessione. Primi due test del periodo pre-stagionale: giocatori nuovi, allenatore nuovo. Non è stato per niente facile smorzare la delusione per il risultato finale della scorsa stagione: qualcuno ci è riuscito, qualcun altro,invece no. Ma anche questo rientra nelle casistiche calcistiche, sportive. Il Catania domenica 28 luglio e giovedì 8 agosto si allenerà contro Marina di Ragusa e Licata: tramite il sito ufficiale si legge che "In questa fase del ritiro, come noto, la squadra guidata da mister Camplone lavora sul campo numero 1, che non è servito da tribuna: pertanto, i test si svolgeranno a porte chiuse". Riflettendo insieme: è proprio necessario? E aggiungiamo: è proprio necessario dopo quanto accaduto a metà dello scorso campionato, dopo le parole poco felici nei confronti di una parte della tifoseria, dopo aver mancato l'obiettivo sul campo pur essendoci andati vicino, e dopo infine aver presentato la campagna abbonamenti parlando di "Binomio inscindibile" chiudere i primi due test del ritiro alla tifoseria? Suona come una brutta chiusura verso chi, invece, vorrebbe e dovrebbe abbracciare i nuovi giocatori, far sentire che anche in questa stagione saranno al loro fianco con amore incondizionato. Comprendiamo la natura logistica della scelta: scegliere il campo è compito dell'allenatore, d'altronde. Ma non comprendiamo la scelta in sè: e qui torniamo ad uno dei temi ricorrenti degli ultimi anni. E' indubbio che Torre del Grifo sia un centro sportivo eccellente: sarebbe ingenuo pensare il contrario, vista la struttura, ma è pur vero che è un centro sportivo blindato. O almeno, così è stato: pochi, pochissimi allenamenti a porte aperte, il più delle volte in ritiro. Un ambiente "freddo", esclusivo, a cui i tifosi non hanno accesso. Eppure sono anche questi i momenti che fondano il rapporto tra la squadra e la piazza: ci permettiamo di fare della nostra riflessione un appello, populisticamente. Apriamo Torre del Grifo. Facciamo del "Binomio inscindibile" un fatto vero e concreto, da toccare con mano, dai primi due test, o almeno uno dei due. Altrimenti, in un calcio che ha perso quasi tutti i valori, anche questo concetto rischia di diventare vano.