Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Asta: il 4 marzo all'orizzonte tra spettri e speranze

Febbraio è giunto al termine e inizia la settimana in cui si saprà chi si presenterà all'asta e come tutto ciò avverrà. Nessun travestimento da Carnevale, nessun Superman o Batman, ma semplicemente i nomi delle società costituite e i volti di chi vorrà cercare concretamente di salvare il titolo sportivo, dopo le parole e le passerelle che hanno fatto da preludio al 4 marzo. 

Impossibile dire cosa aspettarsi, ma abbiamo capito che le risposte cercate da Russo Morosoli da parte del tessuto imprenditoriale locale non sono arrivate neanche dopo il comunicato; e per certi versi, purtroppo, era maledettamente facile ipotizzarlo. C'è chi magari ci farebbe un pensierino in D, chi avrebbe mosso mari e monti se nel bando ci fosse stato il centro sportivo, ma queste posizioni interessano poco. 

Mancini e Felleca si presenteranno? Il dubbio persiste ed è comunque fondato su ciò che è successo in passato, così come annichilisce l'idea dello spettro di presenze inaccettabili. Mancini dice di essere solo nel suo progetto, ma per esempio se Mancini è solo e può spendere circa 4 milioni (con un progetto e una solidità da 15 milioni), perché alla fine non si sono concretizzare le interlocuzione antecedenti al fallimento del Catania, quando i contatti con la Sigi avevano portato ad una presunta manifestazione di interesse? Manifestazione, tra l'altro, giudicata non poi così determinante neanche dallo stesso Tribunale. Anzi. 

Ci sarà altro? Speriamo di sì, perché in tanti hanno chiesto informazioni, qualcuno avrebbe anche parlato col Credito Sportivo per avere delucidazioni sul futuro di Torre del Grifo, ma presentare un'offerta non è cosa scontata. Tra poco tireremo le somme e sapremo, capiremo di più e soprattutto vivremo un altro capitolo inedito di questa, storia incredibile.