Ripartire scacciando i fantasmi
Ci vuole coraggio, o forse buon senso, per capire che le lezioni migliori sono di solito le più dure. Il Catania sicuramente di coraggio deve averne tanto, rendendosi conto davvero che da certe "pizze in faccia" c'è soprattutto da imparare, comprendere e in un secondo momento ripartire. Ci sarà voglia di dimostrare che quella di domenica scorsa sia stata una semplice giornata storta, certo, ma non deve esserci l'irruenza di chi fa un esame appena dopo averne fallito un altro, senza capirne gli errori.
A noi tifosi, giornalisti, ambiente, spetta invece il buon senso: l'accortezza e la maturità di non relazionare la sconfitta subita a Potenza con le batoste degli altri anni. Per non cadere in troppo facili e prematuri processi, per dare la possibilità alla squadra di forgiarsi con serenità e per non "ricreare" climi che sarebbero al momento fuori luogo. Restare in attesa cercando di capire se si sia trattato davvero di un passo falso in attesa di una vera risposta.
C'è la voglia di reagire, su questo tutti d'accordo, con il gioco e la gran voglia di divertirsi: in questo momento non per la classifica, non pensando alle altre davanti, ma solo per se stessi. Bisogna restare fedeli ai principi voluti da Camplone, con convinzione, dimostrando che la strada intrapresa è quella giusta già contro la Viterbese, avversario ostico ma non insormontabile, esaltando di nuovo il Massimino e scacciando ingombranti fantasmi passati. Ripartire subito, insomma, con responsabilità e intelligenza: il Catania ha perso, certo, ma non deve perdere la lezione.