Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Catania primo step ok, grazie ai tifosi. Adesso Covisoc

Documentazione presentata. La cronoscalata è appena iniziata in casa Catania, ma prima serve attendere il segnale del via che sarà la Covisoc a dare per ufficializzare l'avvenuta iscrizione. La luce rappresentata dalla tifoseria ha illuminato ombre legate ad una progettualità nebulosa da parte della compagine proprietaria del club etneo. Orgoglio della piazza, di fronte a fondamenta poco solide, quelle gettate da Sigi nel corso dell'anno. La prospettiva resta quella dell'investitore forte per garantire ancora un futuro. Prima però ci sono step importanti, quelli che si nascondono dietro la prima curva. L'ok della Covisoc il primo, poi la richiesta di sequestro conservativo avanzata dalla curatela fallimentare della Catania Servizi. Senza dimenticare i creditori alla finestra. E non ultima la squadra da allestire, da capire con quali prospettive e quali risorse. Oltre all'umore dei giocatori, quale sarà di fronte alla precarietà e incertezza avuta fino al 28 giugno. Tutte domande che risuonano a distanza di un anno. Era il 23 luglio 2020 quando la salvezza della matricola aveva inebriato umori e analisi, a distanza di un anno, le domande diventano tarli ossessivi, e quesiti per quello che verrà senza abbracciare il punto di vista dettato dall'iniezione di fiducia iniziale arrivata con il cambio di pagina storico. Si naviga a vista verso i prossimi step, senza fare il passo più lungo della gamba. Ancora con la matricola 11700 salvata dal gesto dei tifosi, l'ennesimo, e che la proprietà dovrà provare a garantire superando la tempesta burrascosa alle porte, navigando verso acque sicure degli investitori