Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: "strategia vincente"

Il cronometro l'arma in più di Ferraro contro il Sant'Agata

Scritto da Stefano Auteri  | 

La grandezza di una squadra fortissima e di una piazza matura come quella rossazzurra si dimostra anche e soprattutto sapendo vincere e ammettendo la bontà delle prestazioni altrui, anche quando il risultato non ne rende merito. Contro il Sant'Agata, tra andata e ritorno, il Catania per vari tratti è rimasto basso e non ha dominato le partite, ma alla fine ha vinto perchè è troppo forte, consapevole di ciò, e dunque praticamente imbattibile. La squadra di Vanzetto ha personalità e lo ha dimostrato anche domenica provando ad impensierire una difesa che, invece, di grattacapi non ne ha mai perchè è solida, lucida e sempre ben posizionata, ma è stato evidente come nel primo tempo Rapisarda abbia declinato ogni invito a partire e Somma e Lorenzini abbiano dovuto alzare notevolmente l'asticella. Poi la ripresa, il passare dei minuti, ed è lì che il Catania ha vinto la sfida.

L'arma in più di Ferraro, anche con il Sant'Agata, è stato il cronometro che ha sfiancato un avversario volitivo, incapace però di creare occasioni pericolose, riducendosi così senza nè energie nè vantaggio. La partita lunga era già nella testa del mister rossazzurro che ha deciso una strategia accorta nella prima frazione per poi venire fuori nella ripresa, e nonostante Grella parli sempre di aggressione e riluttanza all'attendere, stavolta un mezzo sorriso l'avrà offerto anche lui. L'altra risorsa è la panchina con l'ingresso di Lodi che ha permesso a Rapisarda di spingere maggiormente grazie alla copertura di Rizzo, e un De Luca che, come si direbbe nella terra dei canguri, ‘is on fire’. Attenzione però perchè nel secondo tempo Lorenzini e compagni hanno gestito totalmente la partita, ma già nel primo tempo, nonostante il predominio del pallino da parte avversario, è sempre stato il Catania a dare maggiormente la sensazione di poter passare in vantaggio. Insomma giochi, ti diverti e metti in campo intensità, ma vince sempre e comunque il Catania.

Nessuna novità per una squadra che continua la sua striscia vincente, portando a 22 le vittorie di cui 10 consecutive e regalando ancora maggiori sorrisi visti i successi contro le teoriche rivali come Locri e S. Agata. La matematica rimane invariata, non la fiducia di una tifoseria che aumenta costantemente e che si trova sul trampolino pronta a lanciarsi verso il futuro. La dirigenza pensa al campionato del prossimo anno, lo fa Grella insieme a Laneri, e lo faranno Pelligra e Bresciano (quest'ultimo a breve nuovo componente dello staff dirigenziale, magari vice presidente), sulla base di un budget importante che sicuramente verrà messo a disposizione per il prossimo anno. Il Catania ha il tempo per progettare e fare le cose in grande, e se quest'anno è andata così senza tempo per programmare la stagione, chissà cosa potrebbe succedere vincendo il campionato a marzo…