Editoriale: provvidenza Mazza!
Un sorriso a denti molto stretti, seppur risicato, è pur sempre un sorriso. Partiamo da questo presupposto per analizzare la vittoria 'rubacchiata' (così l'ha definita Camplone) sul Picerno che deve necessariamente essere contestualizzata, perchè i tre punti erano indispensabili, perchè la classifica langue, perchè il rapporto tra dirigenza e una parte della tifoseria è ai minimi storici; ma la valenza di questa brutta vittoria verrà realmente scoperta solo dopo le prossime gare. Del resto l'esempio del successo sulla Cavese è dietro l'angolo, con l'entusiasmo generato da quella goleada annientato dalle due sconfitte consecutive. Detto ciò, però, è anche vero che, nella difficoltà generale, immaginate cosa sarebbe potuto succedere se non fossero arrivati i tre punti?
Tatticamente - Difficile criticare in senso positivo o negativo le scelte di Camplone. Tra infortuni ed epurazioni, gli uomini a disposizione erano davvero pochi, e in questa circostanza, ancor più di altre, ha davvero fatto le nozze con i fichi secchi. Bocciate le soluzioni della prima frazione, con lo stesso Camplone che al 40' aveva deciso di sostituire Llama e Barisic, impalpabili e troppo fallosi. Nella ripresa l'assunzione di responsabilità da parte del tecnico etneo ha portato ad un parziale cambio di rotta su due fronti: in primis Mazzarani mezzala e poi l'utillizzo contemporaneamente di Curiale e Di Piazza, con quest'ultimo esterno del tridente. Una mossa audace, sotto tanti punti di vista, che però ha dato in parte i suoi frutti; salvo riporre tutto nel cassetto davanti agli attacchi sempre più costanti degli avversari, facendo capire che, ad oggi, per Camplone non è possibile sostenere tesi diverse da quelle delle scorse settimane.
Insomma di questa gara, probabilmente, si salvano solo i tre punti; ma in generale è difficile salvare qualcosa da questo inizio di campionato. Va bene il fattore Massimino, ma i rossazzurri raramente sono stati sfavillanti, va bene l'apporto di qualche singolo (vedi Mazzarani), ma non della maggior parte, e soprattutto sorprende come nonostante tutto il distacco dalla vetta sia di soli cinque punti.
Mazza tiene a galla gli etnei con la sua intelligenza, il resto lo stanno facendo le altre che non ingranano totalmente la marcia, e allora oggi non resta che accontentarsi di quello che viene, perchè pensare a qualcosa di diverso appare davvero utopistico. Testa a Vibo (prossimi avversari che ne hanno prese sei), e poi il Bisceglie per cercare seppur in maniera esteticamente rivedibile di dare vita ad un filotto di cruciale importanza in questo momento della stagione. Poi il futuro darà tutte le altre risposte...