Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Formazione: interrogativi e puntini di sospensione. Tutto passa dalla difesa

Poco più di ventiquattro ore ed il Catania saluterà l'inizio ufficiale della nuova stagione con il primo impegno, in Coppa, contro il Notaresco, in una sfida che stuzzica la curiosità di tifosi e addetti ai lavori. Se è vero, infatti, che ancora non ci si può aspettare il reale Catania di Raffaele vista la mancanza in rosa di due difensori, l'acerbo ambientamento dei nuovi e la mancanza di amichevoli sulle spalle, è altrettanto vero che domani sarà la prima occasione per osservare, seppur in maniera embrionale le idee del tecnico siciliano e la strada che vorrà percorrere in questa stagione. Tatticamente l'interrogativo principale riguarda la difesa dove lo schieramento a tre del Raffaele 'potentino' potrebbe essere messo in dubbio dalla carenza di elementi in organico. Se il tecnico dovesse decidere comunque di puntare sul tridente arretrato, ecco allora la possibilità di vedere il giovane Noce oppure Calapai come 'braccetto', con Albertini e Pinto sulle corsie in mediana e poi la possibilità di optare per il 3-5-2 o per il 3-4-3, con il primo modulo che sembrerebbe leggermente in vantaggio. Se altrimenti dovesse scegliere la linea a quattro potrebbe puntare sull'usato sicuro, completando lo schieramento con il classico 4-3-3. Interrogativi che partono dalla difesa, dunque, e puntini di sospensione per capire quale sarà la veste e l'immagine finale del Catania in una stagione inevitabilmente molto particolare. Altre curiosità riguardano poi alcuni nuovi come Izco e Sarao o l'utilizzo di Reginaldo (ancora probabilmente è presto per vederlo protagonista), fermo restando che quella di domani potrà essere un'occasione per mettere in vetrina anche qualche partente illustre che per adesso non ha trovato una sistemazione e che comunque si allena da più tempo con il gruppo.