Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Cooperativa del gol: il Catania non vive di solo bomber, ma...

Più di un gol a partita nelle ultime tre gare. Un dato che balza all'occhio e si discosta dalle prime undici giornate di campionato, dove soltanto due volte la squadra di Raffaele era riuscita a siglare più di una rete a partita, nello specifico contro Vibonese e Bisceglie. Un cambio di marcia dal punto di vista realizzativo coinciso da un lato con il recupero di un tassello fondamentale come Piccolo e dall'altro, conseguenza fisiologica, dal cambio di modulo, con l'avvento del 3-4-3 da sempre nella mente del tecnico Raffaele. La squadra di rossazzurra va inoltre a segno da 8 gare consecutive e nell'arco di tutta la stagione solo in due circostanze, contro Turris e Teramo, ha chiuso i 90 minuti "in bianco". Dati che proiettano la formazione etnea verso una definitiva identità che si discosta dall'immagine di squadra poco spettacolare di inizio stagione. Squadra pur sempre pragmatica e calata nello scenario da serie C, ma capace anche di offrire spunti e soluzioni offensive prima inesplorate. Quella che resta una costante sin dal principio, un vero e proprio "leitmotiv", è la capacità della squadra di andare in rete con più uomini, senza affidarsi esclusivamente alla figura di un bomber. Alla statistica di quinto miglior attacco del campionato si affianca un altro dato, ovvero quello relativo alla terza migliore squadra nella classifica dei diversi marcatori andati a segno. Sono infatti ben 11 ad aver timbrato il cartellino dall'inizio della stagione. Senza dimenticare che comunque il Catania un bomber lo ha già a casa, Emanuele Pecorino, blindato dalle parole di Tacopina rilasciate a Corner. Il ragazzo è stato fuori nell'ultimo periodo per problemi di natura muscolare, ma con i suoi 5 gol messi a referto, nessuno su palla inattiva, testimoniano la propensione al gol dell'attaccante. Inutile nascondere il fatto che i gol dei centravanti restano vitali ed essenziali anche per una squadra che vive di puro collettivo e di varie soluzioni offensive. In tal senso Reginaldo deve ancora sbloccarsi e Sarao non vive per il gol, nonostante i suoi 4 gol all'attivo. Il mercato in tal senso potrà portare ad ulteriori valutazioni e opportunità.