Casa-Trasferta: il gap sta proprio qui tra "piccoli" errori e poco cinismo
I numeri parlano in maniera chiara: il Catania vola in casa, ma in trasferta non riesce a mantenere un trend da prima della classe. Questo è il responso dopo 25 gare in cui gli etnei hanno lasciato le briciole agli avversari giunti al Massimino conquistando, spesso senza essere straripanti, ben 33 punti con 11 vittorie ed una sola sconfitta, ma evidenziando invece dei limiti quando era necessario utilizzare il pullman. In trasferta, infatti, Lodi e compagni hanno il sesto miglior rendimento del campionato con 17 punti all'attivo, pochi rispetto a quanti racimolati da Juve Stabia (29) e Catanzaro (22). Un po' più vicino il Trapani arrivato a 19 lunghezze con il successo di lunedì a Rieti.
Una difficoltà che va in controtendenza con lo scorso anno quando la squadra macinava punti lontano dall'Etna e soffriva invece l'effetto 'Bingo' di 'lucarelliana memoria' tra le mura amiche. Insomma in un modo o in un altro alla fine le due annate si avvicinano, con due aspetti che forse possono spiegare la relativa pochezza in esterno: sconfitte con le piccole e poco cinismo. Eccezion fatta per la gara di Trapani (comunque ben giocata) i rossazzurri hanno perso con Potenza, Bisceglie e Siracusa, tre gare in cui determinanti sono stati gli errori di concentrazione commessi in fase di non possesso e pagati davvero a caro prezzo.
Se a tutto ciò si aggiungono le tante occasioni sprecate a tu per tu con il portiere avversario, allora le difficoltà si amplificano e diventano più evidenti. Il cinismo in trasferta è indispensabile, quel cinismo che la squadra di Sottil aveva dimostrato ad inizio anno con le prime quattro gare in trasferta concluse con due vittorie (Rende e Paganese) e due pareggi (Casertana e Monopoli) concretizzando molto ed evitando troppi pericoli dietro. Raddrizzare il cammino fuori dunque a partire dalla sfida di Viterbo, questo è l'imperativo per gli etnei, nella speranza che nessuno pensi di tentare rovesciate o cose simili...