Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Spinesi a Catanista: "Sulle vittorie si costruiscono le vittorie. Importante diventare squadra"

Intervenuto ai microfoni di Catanista il Talk per il consueto appuntamento del lunedì, il bomber Gionatha Spinesi ha analizzato il momento del Catania, all'indomani della vittoria ad Avellino. VINCERE - "Sei il Catania e parti sempre con l'obbligo di vincere: a differenza degli altri anni però ci sono molte più squadre organizzate. Il Bari ha una cifra messa in ballo intorno ai 13 milioni di euro, che è quasi il triplo di una squadra che fa un campionato per vincere. Ci sono anche Catanzaro, Teramo e Ternana, ma tra queste c'è anche il Catania molto organizzato e non vedo perché non dovrebbe gioire alla fine. L'importante è trovare l'equilibrio giusto e diventare più squadra prima del Bari. Che succede adesso? E' molto più facile gestire questa settimana piuttosto che quando perdi. Sulle vittorie si costruiscono le vittorie: quando vinci va tutto bene, sei sereno, sei partito con il piede giusto e lavori con entusiasmo. Quando perdi invece c'è sempre qualcosa che ti tira, che ti fa stare contratto. Chi vince i campionati di solito è la squadra che parte meglio di tutti: chi prima diventa squadra, prima ha la possibilità di vincere." MENTALITA' - "Chiunque sia l'allenatore ti aspetti comunque la vittoria dal Catania, perché il Catania deve scendere con questa mentalità. Poi nel calcio un conto è scendere per vincere, un altro è farlo. Un risultato così, tennistico, nessuno penso se lo sarebbe aspettato: c'è sempre stata la ricerca del gol, ed è chiaro che uno giocando così puoi subirlo, ma l'importante è farne uno in più dell'avversario. I due attaccanti? Avere due attaccanti che conoscono già l'ambiente come Curiale e Di Piazza è un fattore: Curiale spero che rifaccia una stagione come quella di due anni fa, così come spero che Di Piazza continui così. Ho giocato con Marino come allenatore e la mentalità era che gli altri si dovevano preoccupare di noi, e non noi degli altri." FUTURO - "La maglia numero 24 a Pecorino? Solo la maglia dovrebbe fargli fare 6 o 7 gol: a parte gli scherzi, sono il primo a sperare che a fine anno si festeggi. Quest'anno ho avuto la gioia per la vittoria del Pisa, la squadra della mia città, e so cosa vuol dire."