Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ecco come arriva il Catania all'esordio

Ci siamo: sette giorni ed il Catania darà inizio al suo campionato, sette giorni di ulteriore curiosità per capire quale sarà l'identità, l'assetto tattico e la natura della squadra di Camplone contro un Avellino capace di infliggere la prima sconfitta stagionale in gare ufficiali al blasonato Bari. Ciò che è certo è che il tecnico etneo domenica prossima dovrà fare a meno di tre pedine: Calapai, Esposito e Biagianti, ancora reduci dagli strascichi dell'ultima folle gara contro il Trapani e fermati dalla squalifica. Ecco perchè davanti a Furlan, che ieri ha accusato un lieve problemino, ma in terra irpina ci sarà, dovrebbero agire Mbendè e Silvestri con Pinto e Biondi sugli esterni. Quest'ultimo è stato una delle note più lieti del precampionato e la fiducia di Camplone ha dimostrato come sia forte la voglia di puntare anche sui giovani. L'estate ha dimostrato che Lodi è ancora il padrone della regia, e le buone prestazioni del numero dieci hanno convinto tecnico e addetti ai lavori. Accanto a lui ci saranno Dall'Oglio e uno fra Welbeck e Mazzarani, ma ad oggi il ghanese sembra essere leggermente in vantaggio per la sua capacità di garantire maggior equilibrio. Infine il pacchetto avanzato dove il più sicuro del posto da titolare è Sarno, vero ago della bilancia della stagione rossazzurra. Di Molfetta ha superato completamente i piccoli guai fisici di qualche settimana fa e dovrebbe partire dal primo minuti, così come Matteo Di Piazza, nonostante il ballottaggio con Curiale resti vivo visto il minutaggio molto simile dei due nel corso del precampionato. Infine una menzione per Lele Catania che nonostante i 38 anni sembra essere l'uomo più in forma e potrebbe avere un ruolo importante a gara in corso.