Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Lucarelli: "Possiamo passare tutti per eroi. Situazione difficile, ma nessuno si accollerebbe 4 milioni di debiti"

Intervenuto in conferenza stampa a Torre del Grifo, Cristiano Lucarelli ha parlato del momento del Catania, tra campo ed extra-campo. Queste le sue dichiarazioni: SULL'EXTRA-CAMPO - "Ho già vissuto una situazione difficile a Messina e non la vedo così grave: sono sempre stati garantiti gli stipendi e non ci sono stati punti di penalizzazione, quindi al di là delle chiacchiere poi c'è un dato di fatto. In un momento in cui la Lega ti controlla anche non possiamo dir cosa, se non abbiamo mai avuto nessuna penalizzazione vuol dire che l'attività è garantita. Poi ci sono delle difficoltà, perché non possiamo dire che non ci sono: la società con me è stata chiara, però i palloni ci sono, le casacche ci sono, il pullman per le trasferte c'è, undici sono gli altri e undici siamo noi. Non voglio alibi in questo senso perché la storia degli ultimi anni, compresa la mia a Messina, dimostra che si può fare un campionato dignitoso senza che ogni cosa un alibi. Dobbiamo pensare al campo: la società sta facendo grandi sacrifici per tenere botta. Noi dobbiamo fare il nostro perché sarebbe da perdenti trovare la scusa per tutto, e per me ci sono le condizioni per lavorare. Abbiamo bisogno del sostegno della nostra gente: mi hanno fatto leggere un comunicato della Curva Nord che ho apprezzato tantissimo perché solo chi prova grandi sentimenti per la propria squadra del cuore può capire la profondità di quel messaggio che parla di stare insieme al Catania fino alla fine. Questo deve essere il desiderio di tutti i tifosi. Credo che nonostante tutto la matricola 11700 si può salvare con Lo Monaco e Pulvirenti: vi posso garantire al 100% che tutti gli altri andrebbero a prendere il Catania al tribunale. Se si ha a cuore la matricola 11700 abbiamo bisogno che la gente venga allo stadio. E allora passeremo tutti per eroi, facendo qualcosa di impensabile. Nessuno credo possa accollarsi i 4 milioni di debiti che ci sono e sapete perché? Perché Fiorentina, Napoli, Parma hanno fatto scuola: meglio farle fallire, perché i debiti non se li vuole accollare nessuno, e prenderle al tribunale. E siccome so cosa c'è dietro quella matricola 11700, tifosi morti in viaggio per seguire la squadra, il fallimento del '93, anni di Serie A eccezionali e bellissimi, oggi il tifoso non può chiamarsi fuori da questa partita. Perché c'è un orgoglio e una volontà di rimanere fino all'ultimo respiro al fianco della squadra. E questo bisogna farlo non per Lo Monaco, non per Pulvirenti, non per Lucarelli, ma solo per la maglia. Perché oggi il Catania è in un momento di difficoltà, ma non vedo benefattori in giro. Lungi da me fare questo discorso per difendere Pulvirenti e Lo Monaco, ma la mia esperienza calcistica mi dice che raramente una squadra è stata ripresa senza andare al tribunale." SINGOLI E SCELTE - "A Pagani avrei preferito giocare. I singoli? Di Molfetta sta lavorando: ha recuperato, ma bisognerà aspettare qualche settimana per fargli ritrovare il ritmo gara. Mbende stamattina ha avuto un piccolo fastidio già avuto contro il Bisceglie. Può essere che al posto suo giochi Esposito perché non voglio rischiare nessuno. Welbeck è da monitorare perché ha avuto un malessere in allenamento: sono previsti accertamenti per capirne le origini e per i medici non è convocabile. Lo dico spesso ai miei ragazzi: non cambierei nessuno di loro con nessuno dei giocatori delle squadre che stanno davanti: io ho fiducia in loro, loro devono avere in noi." SULLA SICULA LEONZIO - "Affrontiamo una squadra disposta a tutto pur di vincere: per la Sicula Leonzio è una partita molto sentita. Dobbiamo essere svegli, non possiamo permetterci di prendere schiaffi come accaduto due stagioni fa."