Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

"Si può dare di più"

"In questa notte di venerdì, perché non dormi? Perché sei qui? Perché non parti per un weekend, che ti riporti dentro di te?", ci abbiamo pensato tutta la notte, senza prendere sonno. Ci siamo girati, poi rigirati: abbiamo tolto le coperte, fatto quattro passi su e giù per la stanza, per poi affacciarci alla finestra e guardare il nuovo giorno nascere. C'era una canzone tra tutte, questa notte, che non ci faceva proprio dormire: "Si può dare di più", all'alba del weekend più importante (finora) della storia recente del Catania. Può un weekend riportare la squadra rossazzurra in sè? Sì che può. Si può dare di più, con più coraggio. Il coraggio, il nostro, nel preferire una canzone di Morandi, Ruggeri e Tozzi al caldo abbraccio del letto, nella notte che sancisce il passaggio dal venerdì all'inizio del weekend: il coraggio, quello di Lodi, nel cercare una rete impossibile da immaginare e comprendere senza l'ausilio di un video. Il coraggio del Catania che può analizzare la sfida d'andata semplicemente con quelle cinque parole che regalano il titolo alla nostra compagna di riflessioni notturne: "Si può dare di più". In fondo, è una chiamata dal più profondo del nostro e del vostro cuore, in sinergia. Perché sì, "si può dare di più perché è dentro di noi. Si può osare di più senza essere eroi". Perché "il tempo va sulle nostre vite, rubando i minuti di un'eternità". E in un punto ben preciso di questa eternità si collocano i novanta minuti di domenica. E ce lo siamo chiesti, prima di dare il via al weekend: chi siamo noi per chiedere di più? Chi sono i tifosi per farlo? La risposta sta ancora in quella canzone lì: "E se parlo con te e ti chiedo di più, è perché te sono io e non solo tu". Catania è molto più di un moto di rivoluzione individuale. E' un moto unico: lo è sempre stato. Come d'altro canto questo weekend è molto più di un semplice weekend: può finire bene, può finire male. E' il calcio. Sappiamo che a Trapani sarà difficile: l'importante è non avere rimpianti al triplice fischio, e averci provato fino all'ultimo istante. Come fare? "Non so, non lo sai neanche tu, ma di certo si può dare di più".