Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Le Mura e il primo bilancio: “Trovate macerie”. Tacopina? “Se sono rose fioriranno”

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo mister del Calcio Catania, Giuseppe Raffaele, l’amministratore unico della società etnea, Nico Le mura, ha tracciato un bilancio dopo il primo periodo di lavoro: “Stiamo riorganizzando tutto, abbiamo trovato le macerie, sotto tutti i punti di vista. Dal centro di Torre del Grifo, al personale, all’organizzazione, ai bilanci e infine alla struttura sanitaria e sportiva. Nell’aria sportiva con Pellegrino e Guerini ci sentiamo molto sicuri, hanno autonomia decisionale. Per quanto riguarda l’area amministrativa stiamo lavorando con il personale che abbiamo trovato qui e stanno dando il massimo e abbiamo fatto tanto in un mese e mezzo. Abbiamo riorganizzato anche l’area sanitaria. Questione Tacopina: sul piano personale posso dire è una persona splendida, ma posso dire altrettanto che noi siamo il Calcio Catania, SIGI ha fatto sforzi e siamo pronti a farne ancora, noi andiamo con la nostra autonomia a prescindere, abbiamo firmato un patto di riservatezza, nel tempo capiremo. Noi ci siamo e continueremo a fare la nostra parte in fondo. Nel tempo vedremo. Se sono rose fioriranno”. “Priorità nostra è creare affiliazione con società minori – aggiunge Le Mura - non solo nell’hinterland ma anche fuori dalla provincia etnea. Abbiamo un programma serio e definito. Il lavoro è tanto. Contiamo di fare più fatti e meno parole” Vincenzo Guerini, nuovo responsabile dell’area tecnica, ha invece precisato nel corso della conferenza stampa: “Uno dei motivi per cui ho accettato la proposta di Pellegrino è perché mi ha fatto capire l’importanza che dà al settore giovanile. Tutte le cose sono migliorabili. Avendo la fortuna di avere un centro così bello come Torre del Grifo bisogna sfruttarlo e sono convinto che Catania essendo così grande, mi piacerebbe crescere un settore giovanile dove società satelliti e più piccole possano avere onore e orgoglio di portare i propri ragazzi catanesi dentro la nostra società. Per fare questo dobbiamo approcciarci noi con umiltà verso le società minori, perchè se creiamo un rapporto e una sinergia con Catania e dintorni, può essere che qualche società invece di portare i ragazzi a Bergamo e Firenze, segnali a noi i ragazzi. Questo è il mio sogno”