Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Binomio inscindibile: romanticismo nei 90 minuti, realismo per il futuro.

L'abbraccio romantico tra il Massimino e gli uomini di Lucarelli è l'immagine più dolce da poter vedere nel momento più amaro e complicato per il futuro del Catania. Un legame nato per scacciare, almeno durante i 90 minuti, le preoccupazioni e i dubbi, e che ad oggi è uno dei pochi appigli se si vuole pensare a ciò che sarà. Tutto ciò perché il venticello positivo che soffia dal campo viene arginato dall'extra campo, con una situazione assolutamente complicata, così come sottolineato dallo stesso amministratore delegato, Giuseppe Di Natale. Il neo Ad, infatti, ospite ai microfoni di Corner ha parlato di "situazione estremamente complessa", senza nascondere un impegno importante in un momento molto caldo; impegno reso ancor più difficile dalle indagini e dalle perquisizioni della guardia di finanza che hanno limitato l'approccio da parte dell'amministratore appena insediato alla situazione economica generale. Nessuna rassicurazione di fondo, ma molto realismo, quello stesso realismo racchiuso nelle frase: "è necessario che si attivino le condizioni generali che ci sono sia tecnicamente interne o anche esterne", una frase un po' criptica, che però cela le due possibilità di ossigeno per il Catania. Da una parte la cessione (in questo caso Di Natale ha utilizzato il plurale come piste) o una soluzione interna non meglio specificata, che potrebbe fare riferimento ad un intervento in prima persona da parte di Pulvirenti o ad un socio o ad uno sponsor, e così via. Possibile, ma certamente complicata. Una conditio sine qua non, quella relativa ad un novità sostanziale rispetto alla situazione attuale, perchè altrimenti "le conseguenze potrebbero essere molto molto complesse". Rischi che occupano dunque un Di Natale che però non ha mai voluto nominare la parola fallimento, cercando di mantenere un atteggiamento lucido ma non eccessivamente preoccupato, anche se visibilmente provato. Romanticismo e luce fievole da una parte, preoccupazione e instabilità dall'altra; un binomio che probabilmente convivrà per le prossime settimane, se non mesi, nella speranza che alla fine arrivino la serenità e la stabilità a mettere tutti d'accordo.