Più che mercato invernale di riparazione, quello di quest'anno in casa Catania potrebbe essere ricordato come il
mercato di separazione. Eh sì perché in maniera più o meno consensuale, ad oggi, le operazioni del club etneo hanno seguito quel principio già reso noto ai giocatori a fine dicembre: sfoltire la rosa e abbassare il monte ingaggi.
Ecco perché, se come anticipato negli scorsi giorni, dovessero concretizzarsi le partenze ormai molto probabili di
Dall'Oglio (Livorno) , Di Piazza (Catanzaro) e Distefano e Pino direzione Lazio, allora sarebbero ben 10 le cessioni, al cospetto di
soli tre arrivi: Curcio, Vicente ed il giovane Di Grazia. È vero, certo, nessuno si strapperà i capelli per l'addio di giocatori che non hanno fatto la differenza nel girone d'andata, ma è altrettanto vero che ad oggi è in atto un processo di smantellamento, e anche solo quantitativamente la rosa necessita di innesti.
Attendiamo per capire come si muoverà in entrata il club etneo, teoricamente
bisognoso di una punta (solo Curiale e Barisic adattato non possono bastare), di un centrocampista (potrebbero esserci sviluppi per Salandria) , e visto l'infortunio di Saporetti probabilmente anche di un difensore (Signorini in pole) . Almeno tre innesti, senza prendere in considerazione un ulteriore rinforzo sulla trequarti, con la difficoltà non solo di dover trovare giocatori pronti e dotati in un mercato sempre complicato, ma di dover anche guardare in maniera molto attenta al portafoglio.