Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ripartire dalla determinazione del secondo tempo

I novanta minuti della gara contro il Potenza hanno evidenziato un aspetto: il Catania deve ripartire dalla determinazione, sfrontatezza e baricentro alto del secondo tempo. C'è poco da dire, quello è il Catania che vuole Novellino, quello è il Catania che sperano di rivedere i tifosi, e quello è il Catania che può mettere in difficoltà le squadre avversarie. Un Catania diverso da quello un po' macchinoso ed impaurito della prima frazione, legato solamente alla velocità di Manneh e attento soprattutto alla fase difensiva senza quella verve che ci saremmo aspettati da parte dei giocatori alle prese con la nuova guida tecnica. E proprio la mano di Novellino è stata determinante nel cambiare il volto della squadra con il discorso negli spogliatoi e l'ingresso di Di Piazza. La sostituzione decisa a fine primo tempo e la scelta di non impostare la fase difensiva sul 4-1-4-1, ma su un costante 4-3-3 con il tridente sempre alto anche in pressione, ha fatto capire quanto la mano del tecnico sia fondamentale e possa dare un contributo importante anche nel futuro. Al contempo però ha evidenziato come sia stato troppo poco il tempo a disposizione per compiere tutte le scelte giuste, dovendo aggiustare il tiro dopo un inizio balbettante. Insomma tempo al tempo, con la consapevolezza che si può tirare fuori qualcosa di buono da una squadra un po' depressa ma che dovrà, lei per prima, dare delle risposte importanti al suo tecnico già dal doppio confronto con Catanzaro e Juve Stabia