Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Reggina in crisi tra partenza a rilento, extra campo e sfiducia, ma...

Il mercato di gennaio aveva regalato sogni e ambizioni ai tifosi della Reggina, ma dopo due mesi la situazione sembra essere simile a quella degli scorsi anni, con delusione, amarezza e sfiducia. In tanti, infatti, avevano pronosticato un 2019 da sogno per la formazione calabrese che, invece, oggi si trova a fare i conti con tanti punti interrogativi sorti in campo ed acuiti dalla penalizzazione di otto punti. Gli amaranto hanno conquistato 41 punti, ma in realtà la classifica parla di 33 lunghezze, e al posto della quinta piazza, un limitante quattordicesimo posto a meno sette dalla zona play off. L'inevitabile delusione ha colpito una piazza che si aspettava certamente qualcosa di diverso dopo gli acquisti di Baclet, Bellomo e Strambelli solo per citarne alcuni. Che il clima non fosse dei più sereni, del resto, lo si era già intuito dopo l'esonero di Cevoli, arrivato all'indomani della sconfitta contro il Catanzaro nonostante i 17 punti nelle 7 gare precedenti. La scelta ricaduta su Drago sembrava essere quella giusta vista la caratura di un tecnico stimato anche in ambiente rossazzurro per la sua capacità di far giocare bene le sue squadre combinata ad un evidente pragmatismo, ma in realtà i risultati non hanno dato il responso sperato. Una sola vittoria, in trasferta contro il Siracusa, e poi tre pareggi e due sconfitte, con appena 6 punti ottenuti in altrettante partite. Poco, troppo poco, ma, come detto, ad influenzare l'andamento della squadra sono state sicuramente le vicissitudini legate all'extra campo con una pesante penalizzazione che ha castrato i sogni di gloria. Tatticamente dovrebbe essere archiviata la parentesi 3-5-2 adottata a Pagani per tornare alla solita difesa a quattro con Bellomo dietro le due punte. Un 4-3-1-2 che si baserà proprio sulla fantasia dell'ex Salernitana pronto ad innescare Doumbia e Tassi, vista l'assenza dello squalificato Baclet. Una squadra non in piena forma, dunque, che ha dimostrato di partire sempre un po' a rilento, siglando solamente 2 gol nei primi 15 minuti e appena 9 nei primi tempi (secondo peggior rendimento dopo il Bisceglie), ma di vivere i minuti finali con altrettanta imprecisione considerate le 4 reti subite oltre il novantesimo, altro record negativo nel girone. Dati e numeri che devono essere analizzati sì, ma con le pinze perchè Reggina-Catania rappresenta una partita piena di significato e soprattutto l'occasione per gli amaranto di ridare slancio ad un finale di campionato che altrimenti avrebbe davvero poco senso.