Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Catania, la prima al "Massimino": Baldini ritrova Provenzano

La prima post Covid del Catania davanti agli spettatori va in scena. Baldini ha un equilibrio da dover trovare per la squadra, al di là di moduli e idee tattiche. Il 433 resta la pista di partenza. Pensare ad una difesa a tre senza Claiton a disposizione e Ropolo appena arrivato, diventa complicato, magari lungo il campionato un modo però per dare più schermo e copertura all'estremo difensore. Nel breve la variante tattica, ma utilizzabile solo in emergenza come detto dallo stesso Baldini, resta il 4231, con Rosaia e Provenzano da schermo davanti la difesa e un giocatore abile sulla trequarti. Piccolo non è il profilo utilizzabile contro la Fidelis Andria, figura infatti tra i convocati, ma non è a disposizione. Biondi arrivato da poco deve inserirsi negli automatismi. Dall'inizio ancora 433 quindi con Maldonado play basso, ai suoi lati rientra Provenzano dalla squalifica, poi Rosaia. Centrali di difesa Monteagudo e Ercolani. Corsie esterne le certezze, in difesa, con Pinto, Calapai, in attacco con Ceccarelli e Russotto. Russini resta un'opzione da falso nove, Sipos una sorpresa o variante tattica, per dare peso in attacco nel corso del match. Greco quel giovane a centrocampo con inserimenti senza palla nelle corde. Contro la difesa a tre della Fidelis Andria disinnescare i posizionamenti e la staticità della difesa, giocando senza punti di riferimentimento, potrebbe avere una logica tattica, oltre a rappresentare una scelta inizialmente forzata.