Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ennesimo tsunami

Chi si aspettava un lunedì noioso sicuramente rimarrà deluso: il day after della debacle storica del Catania a Vibo Valentia porta con sé venti di riflessione sul futuro in casa rossazzurra. In mattinata, infatti, l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco (o più in generale la società) discuterà con Andrea Camplone circa la sua posizione sulla panchina, ma la sensazione, come scritto anche ieri, è che l’avventura del tecnico pescarese sia giunta al termine: in relazione alla situazione economica e considerando che tra gli allenatori del Catania figura ancora Andrea Sottil, la via da seguire potrebbe essere quella delle dimissioni. Ma è chiaro che questo, come altro, sarà tema di discussione proprio nell’incontro odierno. Resta da capire, qualora il club rossazzurro dovesse decidere per l’esonero o Camplone dovesse avanzare le proprie dimissioni (contrariamente a quanto dichiarato ieri pomeriggio), quale sarà il profilo che andrà a sostituire l’ex Spezia. Come scritto sul nostro sito, tra i nomi ci sono quelli di Ezequiel Carboni, che sarebbe una soluzione interna, e di Cristiano Lucarelli. Riguardo quest’ultimo bisogna aprire una parentesi: tornerebbe al Catania? Sì, rispettando anche quanto dichiarato ai nostri microfoni qualche mese fa. Tornerebbe, sì, ma solo davanti a garanzie sul futuro e sul progetto: insomma, non tornerebbe da traghettatore per otto mesi. La sua nomina, tra l’altro, secondo quanto raccolto non dispiacerebbe a diversi giocatori attualmente in rosa, ma Lucarelli, che è rimasto molto legato al Catania, è al corrente della doppia sfida tra campo ed extracampo che affronta la società rossazzurra, ed è per questo motivo che in caso di progetto e garanzie sul futuro sarebbe disposto a limare e abbassare le pretese, per tornare ad allenare il Catania. Insomma: è un lunedì tutt’altro che noioso quello che ci apprestiamo a vivere.