Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Curcio: intelligenza, tecnica e personalità

Catania senza gol su azione da sette partite ufficiali, mal di schiena di Barisic, riposo forzato per Beleck e Mazzarani, sotto di una rete, e quindi? Nessun problema perchè alla fine fortunatamente ci pensa Curcio. Due reti, un ruolo che c'è nelle corde ma che non veniva ricoperto da un po' di tempo, ma soprattutto una voglia di prendersi sulle spalle la squadra che è sintomo di grande autostima e personalità. Il numero dieci rossazzurro si è fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, e poco importa effettivamente se la prima rete sia arrivata sempre sugli sviluppi di calcio piazzato e non proprio su azione, o che il raddoppio si sia materializzato dagli undici metri. Dopo l'errore di Mazzarani, trasformare un rigore poteva essere complicato quanto segnare su azione, e sull'assist di Silvestri, il movimento è stato da vero uomo d'area di rigore. L'ex Vicenza è stato inevitabilmente il migliore in campo, magari non per distacco visto che anche Di Molfetta e Pinto hanno dato un grande contributo sull'out di sinistra, ma ha avuto il merito di adattarsi a pochi minuti dal fischio di inizio passando da trequartista alle spalle di Barisic a prima punta mobile. Un reinventarsi vissuto col giusto piglio e confermato anche dai numeri. 25 palloni giocati, 3 dribbling e 2 tiri in porta, ma soprattutto un lavoro di prima con 10 sponde sulla trequarti utili per velocizzare la manovra e creare spazi. Tutto ciò, ovviamente, è avvenuto tramite un gioco sviluppato rasoterra che ha trovato più traiettorie di passaggio e spazi dopo il passaggio al 3-4-3. Curcio ha risposto presente, dunque, ed un plauso ulteriore deve essere fatto viste le condizioni fisiche non ancora ottimali. Il fantasista rossazzurro, infatti, nelle gambe ha circa 45 minuti, senza quella progressione o quello spunto che gli consentirebbero di sfruttare ancor di più la sua tecnica, ma nonostante ciò è stato ciò di cui Lucarelli aveva bisogno. Curcio cresce, così come il Catania, che ancora non sarà Top fra le contendenti in campionato, ma è già una 'rompiscatole' a tutti gli effetti.