Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Dal Manchester United di Mou al Catania: Ercolani, verso il futuro

Più di un terzo delle foto sul profilo Instagram di Luca Ercolani, luogo metaforico in cui racchiude alcuni dei momenti più intensi della sua carriera da calciatore (e non solo), sono con la maglia del Manchester United. Il primo risultato su Youtube, una volta cercato il suo nome, recita, testualmente: "LUCA ERCOLANI - Sublime Defensive Skills", insieme a un mucchio di altre robe. E' solo l'approccio immediato alla comprensione di ciò che è stato il nuovo difensore del Catania, sempre sorridente, per i Red Devils. Una certezza e insieme una speranza per il futuro, spenta fin troppo presto dall'atto peggiore che il calcio possa produrre: la sfortuna. Lungo il percorso diretto alla sua affermazione calcistica, lui, classe 1999, 22 anni a novembre, ne ha già viste più di mezza Serie C. Ed è tutto dire: se il pallone fosse la perfetta sintesi delle esperienze di ognuno tradotte in pratica, a Ercolani verrebbero facili gran parte delle cose. Non è così. E' un umano, ha vestito una delle maglie più ambite del mondo, ma è anche tanto giovane da riprendersela, una maglia del genere, dopo averla persa.

NEL SEGNO DI BALDINI

Un'altra foto, tra le altre, lo ritrae insieme a Zlatan Ibrahimovic nell'estate del 2017, nello spogliatoio dello United: "Sono molto contento di avere la possibilità di osservarti e ascoltarti. Grande persona e atleta", recita il post, riferendosi allo svedese. L'album dei ricordi, infinito nonostante la giovane età, ospita tante immagini almeno quante ne potrebbe, e siamo sicuri ne potrà, ospitare ancora. Su una, in particolare, vale la pena soffermarsi: quella dello scorso gennaio. In breve: i saluti al Manchester United. Perché, poi, se ci pensate, nulla può essere lasciato al caso: ha già firmato con il Carpi, ma per ringraziare i tifosi dei Red Devils sceglie due foto. La seconda in festa con i compagni. La prima, invece, è un frangente di una gara disputata contro la Primavera della Juventus allenata da Francesco Baldini. Figuratevi: non è un caso. "Conosco mister Baldini fin dai tempi in cui io ero nelle giovanili del Manchester United e lui alla guida della Juventus Primavera, mi ha sempre manifestato una certa stima", ammette al sito ufficiale rossazzurro. Più indietro nel tempo, invece, in un'intervista racconta la sua esperienza allo United che lo ha visto allenarsi in prima squadra (diretto da José Mourinho, tra gli altri), ma più in generale cambiare drasticamente vita: "Nella mia vita son cambiate moltissime cose: abitudini, stili di vita. E' diventata la mia professione: ho dovuto spostare alcune forze che dedicavo ad altro, nel calcio". Un ragazzo con la testa sulle spalle.

A CATANIA VERSO IL FUTURO

Nella passata stagione ha giocato al Carpi, raccogliendo 16 presenze: qualche giorno fa, il titolo di un articolo relativo alla formazione biancorossa recitava "la certezza del futuro del Carpi". Sappiamo tutti cos'è successo: se sarà la certezza del futuro del Catania lo diranno il tempo e le sue regole. Quelle climatiche segnano un cambiamento drastico: "La vita a Manchester è, ahimè, abbastanza monotona". Luca non lo sa ancora: forse gliel'avranno detto, ma la monotonia non appartiene a questa terra, almeno nella porzione tra l'Etna e il mare. Fortunatamente. Gioca centrale, ma può essere adattato, in emergenza, sulle corsie laterali: ama i "cappelletti al ragù, da romagnolo", come ammette in un'intervista, ma imparerà senz'altro ad apprezzare la cucina e i modi di fare catanesi, che in lui vedono il domani e non solo, tra l'Inghilterra, Manchester, Mourinho, che al Massimino rischiò di fermare la sua cavalcata trionfale, e se stesso, che a 22 anni a novembre ha ancora tante, troppe storie da raccontare, e foto da aggiungere all'album, già importante, della sua carriera.