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Raffaele e gli infortuni: 3-5-2 torna di moda, ma stavolta..

Quello degli infortuni ha assunto i contorni di un tema di stretta attualità ai piedi dell'Etna. Nella stagione caratterizzata dal Covid, dal salvataggio della matricola prima, e dalla corsa alla ristrutturazione dei debiti poi, un fattore costante in casa Catania è quello relativo ai guai di natura fisica. L'ultimo in ordine di tempo quello rimediato da Russotto, per lui una lesione al tendine, entità diversa da quella prospettata dopo una prima diagnosi. Cercare un nesso causa-effetto nella particolare stagione, caratterizzata dalla poca preparazione generale e da uno stop prolungato alle spalle, può sicuramente dare una risposta parziale al fenomeno. Un'altra fetta di percentuale resta in mano alla sfortuna e al caso. SOLUZIONE 3-5-2 . Il rammarico per mister Raffaele è quello di aver dovuto sempre inventarsi una soluzione possibile. E anche stavolta il tecnico dovrà rivedere i propri piani. La contemporanea assenza di Piccolo e Russotto rimescola le carte. Golfo, infatti, ha nelle corde la possibilità di giostrare da seconda punta, nella posizione di esterno d’attacco invece dovrebbe andare a fare un lavoro di copertura che però non è nelle corde del giocatore dal punto di vista tattico. Di Piazza, grazie alla sua duttilità può giostrare sia da prima o seconda punta, oltre che attaccante esterno. Sarao e Reginaldo hanno cucito addosso il ruolo di centravanti, ognuno con caratteristiche diverse, e da loro ci si aspetta sempre quell’apporto in più, anche in zona gol. Il rendimento di Manneh inoltre resta ancora altalenante, il giocatore infatti contro la Juve Stabia non ha impattato bene la gara. Tutti motivi questi che nell’immediato rendono viva la pista che porta al 3-5-2, accantonando momentaneamente il 3-4-3. Anche le prestazioni in crescendo di Maldonado sono un ulteriore tassello. Il regista rossazzurro, infatti, lavora bene in un centrocampo a tre, sfruttando lo schermo di due uomini più muscolari, come ad esempio Welbeck e Dall’Oglio. La sensazione resta nel complesso quella del "vorrei ma non posso", anche perché i nuovi innesti dal mercato avevano dato una dimensione di squadra più importante, sia per caratteristiche, che profondità della rosa, disegnando nelle possibilità un 3-4-3 da poter utilizzare assiduamente. DIFFERENZA RISPETTO ALL'INIZIO. Un passo indietro forzato quello che si prospetta ancora una volta dal punto di vista del modulo nel mese di febbraio, caldissimo dal punto di vista del calendario. Rispetto ad inizio anno Raffaele può però dormire sogni più tranquilli, gli uomini a disposizione, dopo il mercato, permettono infatti di trovate soluzioni all'altezza senza parlare di emergenza. Resta comunque un filo rosso nel corso della stagione rossazzurra: quello di avere tutta la rosa a disposizione è sembrato più un sogno che una realtà. Chissà se a ridosso dei playoff, anche con il rientro a pieno regime di Volpe, questo sogno possa diventare finalmente realtà. Intanto tocca ancora una volta trovare soluzioni immediate. E continuare a confidare in San Raffaele.