Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Un'altra settimana di attesa. Le priorità sono...

Un'altra settimana di attesa ha inizio, in quel di Catania, dove ormai proprio la parola “attesa” è diventata sinonimo di frustrazione e confusione, visto che da oltre 7 anni si attende una rinascita mai avvenuta. Certamente la connotazione negativa del termine, e più in generale dello status, è nettamente diminuita dopo la liberazione dai debiti e dalle gestioni dissennate dell'ultimo Catania, un sacrificio che ha ripulito le macchie che avevano sporcato il club etneo, ma la speranza della ripartenza da zero convive con un'inquietudine di fondo che per adesso è presente in ogni tifoso.

E allora ecco al via le domande piene di dietrologia che sono proliferate negli ultimi giorni: perchè la Figc non risponde? Forse perchè nessuno vuole il Catania? Perchè il Comune non pubblica la procedura comparativa? Forse perchè sa che nessuno vuole mettersi in gioco? No; ancora non ci sono novità semplicemente perchè dopo un colloquio i rappresentanti del Comune e il Presidente Gravina si sono dati appuntamento al 18 maggio (circa) per avere informazioni più dettagliate su categoria e oneri economici per chi vorrà rappresentare la città di Catania. Informazioni importanti che renderanno ancor più completo un bando che ovviamente deve essere pronto e solamente ultimato con questi dettagli per poter, dal 19, dare il via alla ricezione di manifestazioni di interesse e non perdere ulteriore tempo.

L'obiettivo dal punto di vista temporale è quello di avere un nuovo Catania più o meno per la prima metà di giugno; certamente non a luglio. L'altro obiettivo è avere un Catania solido e rispettabile. Già da qualche giorno stanno girando diversi nomi in città, ma come abbiamo sostenuto la scorsa settimana, sembra prematuro parlare già di attaccanti, allenatori e magazzinieri. Un progetto che sta nascendo, oggi deve pensare unicamente a consolidare le proprie idee, stabilire bene il budget,  impostare un business plan valido e a analizzare l'ipotesi dell'azionariato popolare. Queste sono le basi strutturali, a cui devono essere poi aggiunti i tasselli riguardanti il campo. Ah e nel frattempo cercare di capire bene l'evolversi delle situazioni riguardanti Torre del Grifo ed il Massimino, con i lavori che non dovranno permettere al nuovo club di presentarsi in pompa magna nel nuovo stadio alla prima di campionato.