Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Imprenditori, personaggi mitologici, e non solo. Tanti scaldano i motori in vista del possibile bando

Il possibile bando alletta tanti imprenditori e anche personaggi meno noti

Ipotizziamo, incrociando fortemente le dita, che l’esercizio provvisorio venga prorogato di almeno un mese e, con altrettanta fiduciosa speranza, ipotizziamo che venga creato il bando per la salvezza del titolo sportivo; a quel punto chi si presenterà? Nelle ultime ore in città hanno preso corpo scenari mitologici con imprenditori col corpo di Lotito e la testa di Preziosi, magnati con sette teste e fantomatici uomini facoltosi nei rami più disparati dell’universo imprenditoriale mondiale. Tralasciando la fantasia, una cosa è certa: in tanti stanno scaldando i motori.

Probabilmente chi si è avvicinato nel recente passato non può adesso rimanere indifferente all’ipotesi di gestire il club senza il fardello degli oltre 50 milioni di debito. No, non parliamo di Tacopina, ma di chi, stuzzicato, ha sempre risposto con una certa reticenza in attesa della sentenza del tribunale. A Milano c’è chi pensa di trasferirsi al Sud, magari avendo già contattato direttori sportivi di rilievo, a Roma c’è chi spera di potersi rilanciare, a Catania c’è chi si vorrebbe riciclare, mentre all’estero le orecchie di qualche gruppo sono già tese. C’è chi potrebbe volersi fare rivedere alle pendici dell’Etna, e chi magari creare succursali o similari. Di tutto e di più con profili interessanti ed altri preoccupanti. Insomma Catania smuove le acque, così come fu qualche anno fa con il Bari, e nonostante i quasi 3 milioni di debito sportivo, in piazza Verga potrebbe esserci la fila. Intanto però bisogna aspettare di capire cosa decideranno i curatori ed il Tribunale perché la realtà impone di non fare voli pindarici ma analizzare momento per momento la vicenda rossazzurra. Per studiare, scoprire e fare le pulci a chi vorrà diventare il nuovo presidente c’è tempo